Sono stati celebrati questa mattina, nella chiesa del Pantheon a Noto, i funerali di Stefano Argentino, il 27enne che aveva confessato l’omicidio di Sara Campanella, avvenuto a Messina lo scorso 31 marzo. La cerimonia ha avuto luogo dopo il dissequestro della salma, disposto in seguito all’autopsia eseguita ieri.
A officiare il rito è stato don Daniele Nocca, che ha voluto rivolgere un messaggio di vicinanza e preghiera alle famiglie coinvolte in questa vicenda tragica.
Al termine della funzione religiosa, alcuni familiari – tra cui cugini e zie – hanno condiviso parole di dolore prima dell’accompagnamento al cimitero comunale per la tumulazione.
Morte in carcere: confermato il suicidio
Stefano Argentino è stato trovato senza vita all’interno del bagno della sua cella nel carcere di Gazzi, a Messina. Si sarebbe tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo. Gli esiti preliminari dell’autopsia, condotta dalla professoressa Daniela Sapienza presso l’obitorio del Policlinico, hanno escluso la presenza di lesioni o segni riconducibili a colluttazioni, confermando l’assenza di responsabilità da parte di terzi.
Sono stati inoltre prelevati campioni per l’analisi tossicologica, che chiarirà se il detenuto avesse assunto farmaci o sostanze prima del decesso. I risultati saranno disponibili entro novanta giorni. Quando gli agenti della polizia penitenziaria sono intervenuti, il 27enne era già privo di sensi: il successivo trasferimento in infermeria e i tentativi di rianimazione sono risultati inutili.
Sette indagati: l’inchiesta per omissione
La Procura di Messina ha aperto un fascicolo per verificare se vi siano state responsabilità nella morte del giovane, che in passato aveva manifestato più volte l’intenzione di suicidarsi. Sono sette, al momento, le persone iscritte nel registro degli indagati. Le ipotesi di reato sono omissione di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro reato.
Il medico legale ha richiesto 90 giorni di tempo per depositare la relazione completa, che sarà trasmessa al sostituto procuratore Annamaria Arena, titolare dell’inchiesta. Le indagini proseguono per far piena luce sulla dinamica della tragedia.
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