Un uomo ritenuto l’autore della sparatoria avvenuta sabato scorso in occasione della festa del sacro cuore, nella zona alta del capoluogo si è presentato ieri mattina negli uffici della squadra mobile della questura di Siracusa. L’uomo, G.M. siracusano era accompagnato dal legale difensore, avvocato Antonio Lo Iaono.
L’uomo che di professione esercita il macellaio ha dato la propria versione dei fatti, offrendo così agli investigatori una chiave di lettura che servirà a chiarire la dinamica e tutti i risvolti legati alla sequela dei fatti accaduti quella mattina in piazza Giovanni XXIII alla presenza di bancarellisti, clienti e passanti. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, il clou dell’azione sarebbe avvenuto intorno alle 10.30 quando un commerciante, che opera nella zona, è stato attinto da diversi colpi di pistola, due dei quali lo hanno raggiunto agli arti inferiori. A sparare, un uomo che è poi scappato. Il ferito, in maniera autonoma, avrebbe raggiunto un punto non ancora chiarito e identificato dove è stato medicato.
Ad accendere la miccia sarebbe stato un diverbio avvenuto poco prima con la moglie dell’aggressore. La donna, al quarto mese di gravidanza, ha parcheggiato la sua vettura davanti all’esercizio commerciale della vittima, intralciando l’eventuale possibilità di parcheggio dei clienti.
Alle lamentele del commerciante, sarebbe avvenuto uno scambio di battute oltre le righe. Ma tutto sembrava essere rientrato. Trascorsi pochi minuti, il marito della donna si è recato sul posto, chiedendo conto e ragione al commerciante che a suo dire sarebbe stato scortese. Ne è scaturito uno scambio di accuse e offese al culmine del quale, l’aggressore si è allontanato.
Secondo quest’ultimo, la vittima, nel momento del primo incontro, aveva in mano un forchettone che serve per il suo lavoro; tanto è bastato per farlo ritornare impugnando a sua volta una pistola semiautomatica di piccolo calibro, con la quale ha esploso diversi colpi indirizzati verso il basso, come a provocare solo l’effetto di una lezione per il torto a suo giudizio subito. L’uomo ha anche riferito che tra i due c’è stato poi un incontro chiarificatore che ha sancito la pace. Le indagini sono ancora in corso per chiarire alcune discrepanze dell’intera vicenda.
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