Nel mese di aprile 2025, a seguito della rilevazione dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), effettuata dall’ufficio Statistica del Comune di Messina, l’indice complessivo della città ha registrato un incremento tendenziale del 2% e un decremento congiunturale del -0,4% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+5,1%), bevande alcoliche e tabacchi (2,8%), abbigliamento e calzature (1,6%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (1,9%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,9%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,6%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,4%), istruzione (+2,4%), servizi ricettivi e ristorazione (+3%) e altri beni e servizi (+2,7%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente i trasporti (-2%) e le comunicazioni (-2,7%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre un’analisi sintetica dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di aprile 2025:
Prodotti per fumatori: si riscontra un aumento congiunturale delle sigarette (+0,2%; +4,1% il tendenziale), di sigari e sigaretti (+0,1%; +2,1% il tendenziale), di altri tabacchi (+0,2%; +1,2% il tendenziale) e degli articoli per fumatori (+1,0%).
Energia elettrica e gas di rete: nell’energia elettrica e nel gas si registra una riduzione congiunturale generalizzata dei prezzi a causa della minore domanda per la fine della stagione invernale. Nel mercato libero si evidenzia una congiunturale dell’energia elettrica (-9,3%; -5,5% il tendenziale) e del gas di città e gas naturale (-8,8%; +1,7% il tendenziale). Nel mercato tutelato si rileva la autorizzata del gas di città e gas naturale (-8,0%; +6,6% il tendenziale), e, per quanto riguarda l’energia elettrica, la rilasciata della quota fissa (-4,5%; -5,0%), della tariffa bioraria fascia diurna feriale (-11,2%; +61,0%) e della tariffa bioraria fascia notturna, weekend e festivi (-5,4%; +64,1%).
Prodotti farmaceutici: in questo mese si nota un aumento dei prezzi dei farmaci di fascia C – SOP OTC (2%, 3,7 il tendenziale); gli integratori (0,7%; 1,6% il tendenziale).
Servizi di trasporto: nel trasporto aereo si riscontra un aumento congiunturale generalizzato che è più accentuato nei voli europei (+34,1%; +17,1% il tendenziale), seguiti da quelli intercontinentali (+27,3%; +8,2% il tendenziale) e da quelli nazionali (+26,6%; +24,0% il tendenziale). Per quanto riguarda i voli intercontinentali, l’aumento complessivo è dovuto a tutte le destinazioni. Per quanto riguarda i voli nazionali ed europei, alla decisione congiunturale contribuiscono sia i vettori low cost sia quelli tradizionali. Si registra, inoltre, un aumento congiunturale dei prezzi dei trasporti ferroviari nazionali (+0,5%; +1,8% il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte commerciali per il servizio intercity, e del trasporto marittimo (+7,0%; +16,6% il tendenziale), dovuto soprattutto alle destinazioni interne verso le isole maggiori.
Attività turistiche e ricreative: si evidenzia la rilasciata dei pacchetti vacanza nazionali (-5,8%; +4,7% il tendenziale), dovuta alla conclusione della stagione sciistica invernale, a fronte dell’aumento dei pacchetti vacanza internazionali (+1,5%; +5,6% il tendenziale), dovuta principalmente allo strato Europa continentale. Diminuiscono i villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (-1,2%; +0,3% il tendenziale), mentre aumentano gli agriturismi (+1,2%), per effetto principalmente dell’andamento in alcune regioni del Centro e del Sud. Tra le attività ricreative, si registra un aumento congiunturale dei parchi di divertimento (+0,5%; +2,0% il tendenziale), dovuto all’entrata in vigore dei nuovi listini della stagione estiva, a fronte di una abbandonata dei parchi nazionali, giardini zoologici, giardini botanici (-0,3%; +0,5% il tendenziale) e degli impianti di risalita (-5,7%; +13,0% il tendenziale), quest’ultima dovuta sempre alla conclusione della stagione sciistica invernale.
Cultura: si rileva la rilasciata dei quotidiani a diffusione nazionale (-1,0%; +2,6% il tendenziale) e dei periodici (-0,2%; +3,5% il tendenziale), per effetto di una diversa offerta di allegati.
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