Il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, riaccende i riflettori sull’annosa vicenda del parcheggio di via Sciva, un’opera pubblica che da oltre vent’anni giace nel più totale degrado e che molti residenti considerano ormai una vera e propria “incompiuta”.
I lavori della struttura – ricorda Gioveni – iniziarono intorno al 2000, ma si fermarono quasi subito dopo un tragico incidente che costò la vita a una persona anziana. Da allora il cantiere non è mai stato riavviato. Oggi l’area è ridotta a una boscaglia fitta, inghiottita dal degrado e dall’abbandono, mentre il fabbricato incompleto rimane nascosto tra sterpaglie e vegetazione.
Una situazione che penalizza fortemente gli abitanti della zona, già costretti da anni a convivere con una cronica mancanza di parcheggi. L’unica alternativa nelle vicinanze, il parcheggio di via Noviziato, versa anch’esso in condizioni tutt’altro che ottimali. “La zona – sottolinea il consigliere – è cresciuta urbanisticamente senza che le vecchie normative imponessero l’obbligo di realizzare posti auto nelle nuove costruzioni. Oggi la richiesta di parcheggi è diventata una necessità non più rinviabile”.
Gioveni si fa dunque portavoce dei residenti e si chiede come sia possibile che, dopo il periodo di inderogabile stop dovuto all’incidente, nessuna amministrazione abbia mai tentato di recuperare la struttura, che potrebbe rappresentare un sollievo fondamentale per tutto il quartiere.
Per questo motivo il capogruppo FdI ha presentato una interrogazione al Sindaco e all’assessore competente, chiedendo di conoscere:
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Le ragioni che ancora impediscono la ripresa dei lavori e il recupero del parcheggio di via Sciva;
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Se l’amministrazione abbia intenzione di avviare l’iter progettuale per riaprire il cantiere;
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Se esistano fondi disponibili – e attraverso quali canali – per procedere al completamento dell’opera.
“Si tratta di una risposta che i residenti attendono da anni – conclude Gioveni – e di un intervento che potrebbe finalmente restituire decoro e funzionalità a un’area lasciata per troppo tempo nell’oblio”.
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