Le opinioni dei lettori che contano davvero per noi. Ma se le opinioni dei lettori fanno davvero la differenza, perché non vedere che cosa vogliono? Un suffragio di attestazioni per l’editoriale di domenica scorsa quando abbiamo riportato una presunta candidatura di Joe Bianca, un vero plebiscito di consensi inaspettato.
Riconosciamo di essere responsabili di avere aperto ad una volontà popolare di cambiamento nella nostra società con il claim: ‘Rivoluzione culturale e/o Disubbidienza civile’, ha rinsavito i siracusani ad essere più ravveduti nella scelta del candidato condottiero a Palazzo Vermexio e a non cadere nelle facili illusioni, trappole di fantomatici politici locali ammaliatori di promesse evanescenti che non manterranno mai.
Bene, cari lettori, occorre ‘Resilienza’, che in psicologia, vuol dire la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di grande difficoltà, come quello che sta attraversando Siracusa (da decenni, ahinoi).
Con grande umiltà, ma con forte tenacia, abbiamo voglia di guardare al futuro verso il quale ci vogliamo incamminare, ora vogliamo consolidare i vostri consensi da lettori appassionati.
Inaugurare una nuova stagione con l’obiettivo di allargare i confini delle nostre sfide e di farlo insieme, nessuno escluso.
Cari lettori dobbiamo superare la logica dei cartelli elettorali, contribuendo a costruire, con impegno e generosità, alleanze democratiche e aperte al servizio delle comunità nell’ascolto. Abbiamo contenuti esclusivi che non possono essere clonati poiché sono farina delle nostre esperienze professionali e di vita.
Vogliamo fare scelte di prospettiva, utili a rafforzare istituzioni, servizi al cittadino e tessuto sociale guardando allo sviluppo, alla sostenibilità e alla solidarietà. Vogliamo farlo con persone competenti e appassionate.
Dobbiamo confrontarci con la società siracusana che cambia, la politica aretusea cambia. Oggi diventa sempre più trasformista, la tendenza a cambiare, legittimamente, idea fino al punto di, talvolta, cambiare casacca ha origini lontane.
Storicamente, il termine trasformismo entra nel linguaggio politico italiano negli ultimi decenni dell’Ottocento. «Trasformismo, brutta parola a cosa più brutta. Trasformarsi da sinistri a destri senza però diventare destri e non però rimanendo sinistri», scrive quasi 140 anni fa Giosuè Carducci. È il 1883 e, come spiega al Tascabile lo storico Giovanni Sabbatucci, «allora il trasformismo era appena nato. Eppure il cambio semantico, lo slittamento verso un’accezione negativa del fenomeno era già avvenuto».
Come accade in tutte le parti del Paese essere accusato di trasformismo equivale ad una condanna oltre che politica anche morale, specialmente a Siracusa, con i politici dal fare sotterraneo somigliante alle Catacombe di s. Giovanni e di s. Lucia.
Il trasformista politico locale equivale ad essere un voltagabbana, un inquinatore della moralità pubblica e privata, un portatore di germi.
Il sostantivo ‘trasformismo’ fa rima con ‘opportunismo’ che si accentua nel periodo elettorale. Con l’approssimarsi delle elezioni amministrative per i possibili candidati a sindaco, nelle ultime settimane, abbiamo assistito a questo fermento politico.
• Analizzando gli ultimi decenni, ad esempio l’attuale sindaco Francesco Italia nel 2006 si candida a Milano con la lista civica Moratti. Nel 2013 diviene vicesindaco di Siracusa affiancando Giancarlo Garozzo, del Partito Democratico, nella gestione della sindacatura. Nel 2019 aderisce ad «Azione», nuovo partito politico fondato da Carlo Calenda. Francesco Italia, nel 2018 fu sostenuto da liste di centrosinistra vicine al Pd: ‘#Fuorisistema Per Siracusa’, ‘Siracusa 2023 – Pdr Sicilia futura’ e ‘Francesco Italia sindaco’.
• Per la cronaca altro esempio, l’ex sindaco Garozzo nel 2004, anno in cui si candida al Consiglio Comunale nella lista della Margherita, nel 2008 nelle liste del Partito Democratico. Nel 2010 partecipa alla 1ª Leopolda ideata dal segretario del Pd Matteo Renzi per passare ad Italia Viva. Adesso non si comprende la sua linea politica, tanto da appoggiare con una sua presunta lista, la candidatura, a sindaco di Alfredo Foti, anche lui presunto trasformista da ex Pd traghettando con Giovanni Cafeo (anche lui ex Pd) a Prima l’Italia del premier leghista, ministro Matteo Salvini.
Ma nel frullato di sei liste (per qualcuno miscredente nel quantificare esageratamente – 32 presunti candidati a consiglieri comunali per 6 liste=192 soggetti in cerca d’autore) che al più scettico dei siracusani sembrano una barzelletta. Sarà vero? Vedremo.
• Questo primo gruppo di sei liste (in quanto si profilano ancora delle altre, ne vedremo delle belle), annovera oltre Garozzo anche la lista di Salvatore Castagnino (ex delfino di Enzo Vinciullo, aderendo da alcuni anni al partito di FdI, adesso ha formato una sua lista civica); la lista di Carlo Busiello (anche lui ex delfino di Enzo Vinciullo, vicino a FdI, era indicato nell’ultima lista di Ezechia Paolo Reale come assessore.
• Antonino Casella (un anonimo alla politica che avrebbe concretizzato, anche lui, una lista con 32 soggetti); Moena Scala ex esponente del Movimento 5 Stelle ed ex presidente dell’ultimo consiglio, esautorato, (avrebbe pronta una lista di 32 candidati consiglieri) infine Gianluca Scrofani che ha guidato l’Udc, è stato l’ideatore della lista civica SD, segretario provinciale dei Centristi, lista Civica Popolare e lista Cantiere Siracusa, nel 2014 assessore nella Giunta Garozzo al Bilancio, e adesso nella lista ‘non so’ (con il sostegno di un suo quotidiano on line di recente pubblicazione nel mare magnum di siti on line made in Siracusa).
• Ma ci sono tanti altri pesci piranha che sguazzano da un acquario ad un altro. L’ex sindaco Giancarlo Garozzo che ha abbandonato al suo destino il suo delfino Italia candiderebbe Alfredo Foti, nipote del compianto Gino Foti, sulla carta memore di un bacino di utenza (che lo stesso Garozzo dopo l’elezioni a sindaco abbandonò lo zio di colui che oggi diachiara di appoggiare alla candidatura sindaco).
• Quasi obbligato a fare la lista l’ormai ex parlamentare del pd, nonchè leghista Giovanni Cafeo, che riferito ai giochi regionali avrebbe il diritto a presentarsi a candidato a sindaco.
• Si fa strada la lista forzista che porrebbe in essere la candidatura dell’ex assessore regionale Edy Bandiera sorretta, a quanto pare, da giovani con l’ideologia del nuovo centrodestra.
• La lista di Ferdinando Messina suffragato da Riccardo Gennuso (rinviato a giudizio per estorsione). Ma rimane tutto un punto interrogativo. Insomma siamo messi male. I Siracusani dal mercimonio facile sono avvisati, le forze dell’ordine hanno i riflettori puntati.
• Nel movimento Mpa, lotta con i coltelli tra i denti per indicare un candidato che dovrebbe essere il coordinatore provinciale del Mpa, Mario Bonomo.
• Non si arrende l’on. Giuseppe Carta (MPA) in quanto deputato e forte del suo consenso di voti, candiderebbe (l’ex consigliere comunale, e membro del Cda dell’Autorità sistema portuale Sicilia orientale) Giuseppe Assenza, anche lui trasformista, prima con Forza Italia successivamente si avvicina a Carta per essere un suo portaborse o delfino (un ruolo che gli si addice). A quanto è dato sapere avrebbe il consenso della Prestigiacomo e da Bufardeci (altro trasformista: prima Forza Italia poi con Forza del Sud, fondato da Gianfranco Micciché; adesso vicino all’on. Cannata FdI che appoggerebbe Assenza (Mpa). Ultim’ora, da considerare che attorno a questa candidatura ruoterebbe anche la lista di Vinciullo con accordi ben chiari in giunta. La spartizione di poltrone e incarichi è iniziata sulla pelle dei Siracusani ignari.
• Incognita nella lista di Cateno De Luca che avrebbe in rampa di lancio Maura Fontana (ex di forze politiche nonché recente ex assessore della giunta Italia ed Elino Attardi ex primario del pronto soccorso, pensionato, senza dimenticare l’avvicinamento dell’ex consigliere comunale Roberto Trigilio, che ha lasciato il M5s in cerca di un posto al sole.
• Elettorato Pd in balia delle onde del personalismo interno corre il rischio di essere la ruota di scorta per qualche lista diseredata trasformista; a quanto pare si prevede una lista per sorreggere Sofia Amoddio con l’ipotesi non smentita fino ad oggi di candidare a sindaco l’ex segretario provinciale, ex assessore nella giunta Garozzo Alessio Lo Giudice.
• Concorrerebbe anche la lista Civico4 fondata da Michele Mangiafico (anche costui trasformista di ex di forze politiche nonché vice presidente dell’ultimo decaduto consiglio comunale).
• Anche due liste con M5s e Lealtà e Condivisione, candidato da scegliere ma si opterebbe per Paolo Ficara.
• Una lista civica formata da imprenditori e professionisti locali, il cui candidato sarebbe l’avv. Salvatore Bianca.
Ed ancora tante liste ci sovrasteranno per creare ulteriore confusione nell’elettorato siracusano che preannuncia una portata di ‘astensionismo’ con contorno di frutti mare. Varrebbe la pena di dire tanti candidati, nessun candidato.
«Verso le amministrative 2023». Inizio editoriali: Rivoluzione culturale nr. 32 (avvio pubblicazione il 12 giugno). A tal proposito vi invitiamo a consultare e seguire attivamente la pagina facebook e cliccare ‘Mi piace’ https:// www.facebook.com/joebiancasr.
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