Mentre il mondo intero ride di noi per non essere ancora riusciti a dipanare la vicenda dei ripescaggi quando la serie B è già giunta alla sesta giornata e la Lega Pro alla quarta, senza che nessuno degli stabili inquilini delle stanze dei bottoni abbia avuto il pudore di dimettersi, c’è chi tenta di dare un senso ai campionati, continuando battersi come se nulla stesse accadendo.
Due di queste mosche bianche sono sicuramente il Trapani e il Siracusa che oggi al Polisportivo Provinciale si ritroveranno per l’ennesima sfida fra le due Sicilie calcistiche, quella occidentale e quella orientale.
Un evento reso quest’anno straordinario dalle difficoltà incontrate dalle due compagini a sopravvivere in un contesto sempre più dominato dal dio denaro e che solo per la concomitanza di una serie di eventi fortunati le ha viste infine allineate ai nastri di partenza.
Inizio di torneo alla grande per il Trapani, a punteggio pieno grazie a tre vittorie consecutive partenza in sordina per il Siracusa che però dopo l’insuccesso con la corazzata Juve Stabia della prima giornata ha saputo riprendersi grazie alla squillante vittoria sulla Paganese di martedì scorso.
Pronostico quindi tutto per i padroni di casa che possono anche contare su un bottino di otto reti all’attivo contro nessuna al passivo, ma col Siracusa che non scenderà in campo con l’etichetta della vittima sacrificale avendo fatto nelle ultime due settimane davvero passi da gigante in direzione di un assetto tattico che risente dell’apprezzato, incessante lavoro di Beppe Pagana.
Turate in gran parte le falle che si aprivano in difesa, a regolata su ritmi dinamici ma sostenibili la manovra a centrocampo, grazie al nuovo ruolo di regista arretrato escogitato per Emanuele Catania e ai notevoli passi avanti di Tuninetti, la squadra riesce a muoversi con soddisfacenti sincronismi, suscettibili di importanti margini di miglioramento. E proprio in virtù delle sincronie acquisite dai reparti arretrati è stato possibile estendere i benefìci all’attacco, con Federico Vazquez che contro la Paganese ha offerto alcuni sprazzi incoraggianti del suo notevole bagaglio tecnico.
Nel Trapani accanto ai “senatori” Pagliarulo in difesa, Ciccio Corapi (che giocò nel Siracusa nel 2011) fulcro di centrocampo e Felice Evacuo in attacco, i giovani Mulè, Toscano (anche lui un ex azzurro) e Ferretti, imprevedibili “giamburrasca” di una squadra che gioca sulle ali dall’entusiasmo. Contro una delle pretendenti al salto di categoria il Siracusa farà di tutto per sovvertire il pronostico. Ma a prescindere dalla riuscita o meno di questo tentativo, non sarà certo il risultato di Trapani a dirci cosa potrà fare il Siracusa da grande.
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