In foto: l’auto in fiamme del prete Scalia (immagini dalla pagina social del parroco)Momenti di paura nella notte a Francofonte, dove l’auto di Padre Carmelo Scalia, parroco della chiesa di San Francesco, è stata completamente distrutta da un incendio.
Il rogo, divampato intorno alle tre, e il successivo botto violento, dovuto all’esplosione dei pneumatici, ha svegliato il sacerdote e i residenti della zona che hanno provveduto a diramare l’allarme. In queste prime fasi concitate non è ancora chiaro se si tratti di un atto doloso, ma le fiamme hanno ridotto il veicolo a un cumulo di rovine. A commentare l’accaduto è stato lo stesso sacerdote sui social: “È stata una notte terribile. Ancora una volta la nostra comunità è stata colpita. Francofonte resta però la nostra amata città. Non c’è spazio per l’odio: andiamo avanti con la speranza che tutto torni presto alla normalità e che la città possa risplendere nuovamente”.
Immediata la vicinanza della Chiesa Madre di Francofonte, dalla quale giungono parole di sostegno, con un messaggio pubblicato sui social che condanna con decisione l’accaduto: “Vogliamo esprimere la nostra totale e incondizionata solidarietà a don Carmelo Scalia, parroco della Parrocchia San Francesco d’Assisi, per il vile gesto incendiario che ha danneggiato la sua automobile nella scorsa notte. Non vogliamo rassegnarci all’immagine negativa di Francofonte che sta emergendo negli ultimi tempi, ma allo stesso tempo non possiamo ignorare la realtà: esiste un problema che va affrontato, e le istituzioni devono esserne pienamente consapevoli”.
Una reazione arriva anche dall’amministrazione comunale, che ha espresso solidarietà a Padre Scalia e alla parrocchia di San Francesco. In attesa dei risultati delle indagini, il Comune ha voluto sottolineare la vicinanza istituzionale e umana al sacerdote: “Francofonte non è quella che qualcuno cerca di far apparire”, ha dichiarato l’amministrazione, confermando il pieno sostegno al sacerdote Scalia e alla parrocchia.
Sul posto sono giunti celermente i militari dell’Arma: spetta adesso agli inquirenti, che stanno esaminando la vicenda, stabilire eventuali responsabilità e chiarire se l’incendio possa avere matrice dolosa.
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