Chiuse le indagini della Procura sul decesso dell’88enne Maria Calafiore, uscita come nulla fosse dalla Residenza Sant’Antonio di Francofonte e caduta rovinosamente sulla scalinata di accesso: dall’inchiesta è emersa la totale mancanza di controlli e dispositivi di sicurezza.
Nessuna vigilanza all’ingresso per controllare gli spostamenti degli ospiti, non vi è neppure una reception; nessun dispositivo di sicurezza sulla porta, poteva aprirla chiunque; una sola operatrice per badare a cinque anziani bisognosi di assistenza nonché a tutto il resto, pulizie e preparazione di pranzi e cene.
E’ questa situazione di totale disorganizzazione, sotto organico, e deregulation che ha determinato il tragico ed evitabile decesso dell’ottantottenne Maria Calafiore, ricoverata nella Residenza Sant’Antonio, a Francofonte (Sr), dopo una rovinosa caduta dalla scalinata esterna, ma ora la responsabile della casa di riposo sarà chiamata a risponderne.
Nei giorni scorsi il Pubblico Ministero della Procura di Siracusa, dott.ssa Silvia D’Armento, che ha aperto un procedimento penale riscontrando l’esposto della figlia dell’anziana, rivoltasi a Studio3A, ha infatti inviato all’indagata, A. P. R., 54 anni, di Lentini, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, per l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
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