Covid-19. Sono 1.363 nuovi contagi in Sicilia. 35 decessi. A Siracusa 116 nuovi casi

di Redazione

Covid-19. In Sicilia nelle ultime 24 ore, si sono registrati 1.363 i nuovi positivi su 8.431 tamponi effettuati; 35 i decessi, che portano il totale a 663. I guariti sono 104. Nell’ambito dei contagi i nuovi positivi sono così distribuiti: Palermo 459, Catania 406, Messina 73, Ragusa 137, Trapani 103, Siracusa 116, Agrigento 15, Caltanissetta 53, Enna 1.

Con i nuovi casi salgono così a 20.737 gli attuali positivi con un incremento di 1224. Di questi 1.330 sono i ricoverati con un incremento di 14: 1161 in regime ordinario con un aumento di 4 ricoveri e 169 in terapia intensiva con un aumento di dieci ricoveri. In isolamento domiciliare sono 19.407.

Nell’Isola dall’inizio della pandemia sono 504 i focolai. Un numero che guardato così fa veramente paura. I più recenti sono un nuovo focolaio nella diocesi di Ragusa con 4 chiese chiuse al culto e 8 contagiati mentre salgono a 9 oggi i contagi nel focolaio del 118 di Siracusa e ancora un focolaio esteso in una Rsa la “Sereni orizzonti” di Palermo denunciato dai sindacati preoccupati. Sono questi i fronti di lotta al virus in Sicilia.

Diventano cinque le “zone rosse” in Sicilia. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, per contrastare la diffusione del Coronavirus nell’Isola, ha istituito una zona off-limits a Cesarò (dove sono stati riscontrati 85 positivi) e San Teodoro (63 contagiati), in provincia di Messina. L’ordinanza, adottata d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sentiti i sindaci dei due Comuni, resterà in vigore dalle 14 di domani (8 novembre) fino a domenica 15. Il nuovo provvedimento prevede un’unica “zona rossa”, tenuto conto della contiguità dei medesimi territori e della presenza di attività lavorative essenziali interconnesse.

In particolare, sarà vietato l’accesso e l’allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati. Previsto, inoltre,  il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, tranne che per: comprovate esigenze di lavoro; acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità; ragioni di natura sanitaria; stato di necessità; usufruire di servizi o svolgere attività non sospese.

Stop anche alle attività didattiche e scolastiche (di ogni ordine e grado) e  degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Consentito, invece, il transito, in ingresso e in uscita, dai due Comuni, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali. Consentita l’entrata e l’uscita dai due paesi esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.

L’ordinanza prevede, inoltre, l’istituzione e l’insediamento, con presidio fisso a Cesarò h24, di una Usca di Pronto intervento per entrambe le comunità. Attualmente risultano attive in Sicilia le “zone rosse” di Sambuca di Sicilia e Torretta (che scadranno oggi a mezzanotte), Vittoria e Centuripe (fino al 10 novembre).

 

07 Novembre 2020 | 18:29
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