La Sicilia sfoglia i petali della margherita per sapere se il prossimo futuro pandemico sarà ricambiato da zona arancione in quella rossa, di fatti venerdì arriveranno le nuove classificazioni delle regioni per fasce di rischio secondo le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza.
La regione riferito alle ultime indiscrezioni, sarebbe nella fascia con rischio di crescita in base ai nuovi criteri. Nel monitoraggio ultimo della cabina di regia, riportato stamane da Speranza nelle comunicazioni alla Camera, 12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato di cui 2 in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso. Molto dipendenrà dal contagio di oggi e domani che determinerà il report che sarà consegnato al ministro e valutato sulla base dei nuovi criteri. Si teme il ‘rosso’ ma non è dato per certo. Nel Siracusano, nei giorni scorsi dopo exploit di contagi, la situazione resta critica.
Le zone rosse nell’Isola sono dieci e adesso si aggiungono Gela (Caltanissetta) e Villarosa (Enna). Il provvedimento, in vigore fino al 31 gennaio, è stato adottato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sulla base delle relazioni delle Asp competenti e sentiti i sindaci delle amministrazioni coinvolte.
Quest’ultime zone si aggiungono agli altri otto comuni della Sicilia. In provincia di Caltanissetta, i divieti sono scattati a Milena; nel Messinese, oltre al capoluogo, le misure restrittive coinvolgono Capizzi e San Fratello. In provincia di Catania sono stati dichiarati “zona rossa” Ramacca e Castel di Iudica; stessi divieti a Santa Flavia, nel Palermitano, e a Ravanusa, in provincia di Agrigento. Vedremo gli sviluppi nei prossimi giorni.
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