Inutile nascondere il possibile rischio lockdown, alla Sicilia fa grande timore forse più in tutto il Paese. I virologi sono a caccia alle varianti per evitare rischi gravi, però fino adesso i dati scientifici non aiutano a fare certezze.
Nel capoluogo isolano al porto e all’aeroporto arrivano test di seconda generazione nella battaglia contro il Coronavirus: si tratta di tamponi più sensibili nell’individuazione delle varianti Covid.
Dall’assessorato regionale alla Salute fanno sapere che prosegue la campagna di vaccinazione sull’isola, con forze dell’ordine e insegnanti che potranno prenotare i vaccini su un portale gestito dall’Asp diverso da quello destinato agli over 80.
Il commissario straordinario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa afferma che: «Abbiamo una percentuale non altissima di variante inglese che è stata sequenziata e individuata. C’è massima allerta da parte nostra, cambieremo il target dei test antigenici: al porto avremo test di seconda generazione più sensibili che ci permetteranno di raggiungere un maggior numero di positivi asintomatici”.
Intanto in Sicilia riguardante il capitolo vaccinazioni: «Da ieri abbiamo iniziato un nuovo target di vaccinazioni con AstraZeneca che riguarda il personale della scuola e le forze dell’ordine, sottolinea Costa -. Mentre i virologi si inseguono nelle richieste di un lockdown generale che fa paura e che l’Italia non potrebbe reggere in nessun caso visti i danni già in rosso subìto fino ad oggi dai provvedimenti presi in emergenza.
Fino adesso sono «Tre le varianti virali più note: quella inglese, molto trasmissibile, è la più diffusa sul territorio nazionale ma per fortuna non diminuisce l’efficacia dei vaccini. Per quanto riguarda la variante brasiliana e quella sudafricana, dice Rezza, hanno una distribuzione attualmente molto limitata nel territorio nazionale».
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