Covid-19. Nell’Isola nelle ultime 24 ore casi dei ricoveri stabili registrando 1.370 nuovi positivi su 33.300 tamponi processati, con una incidenza di poco superiore al 4,1% per effetto, anche oggi, dell’elevato numero di tamponi. La rete dei contagi attesta tra le province: Palermo 455, Catania 374, Messina 135, Trapani 111, Siracusa 108, Agrigento 75, Caltanissetta 65, Enna 42 e Ragusa 5. I decessi in Sicilia nelle ultime 24 ore sono stati 21 e portano il totale a 5.128. Il numero degli attuali positivi è di 24.875 con un aumento di 101 casi. I guariti oggi sono 1248. Nelle strutture ospedaliere i ricoverati sono 1.399, 3 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 189, 5 in più rispetto a ieri.
In Sicilia pesano ben 116 comuni in zona rossa. Lo studio dei colori in base ai contagi ha fatto temere la zona rossa per la Sicilia, rischio poi scongiurato grazie al fatto che su base regionale i contagi per 100 mila abitanti non raggiungono i 200 mentre il livello che fa scattare la zona rossa ‘obbligatoriamente’ è di 250. La regione dovrà far scendere il contagio per evitare brutte sorprese dal 26 aprile quando altrove si riapriranno i ristoranti.
Cinque Regioni/PPAA (contro otto della settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Si tratta di Basilicata, Sardegna, Sicilia, Toscana e Valle d’Aosta, evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Tra queste, una Regione (Sardegna), rileva sempre il monitoraggio, ha una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3, dunque quello più grave ed è destinata al rosso. Due Regioni (Sicilia e Valle d’Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2 e quindi restano in arancione. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1 e per questo sono arancioni anche per effetto della soppressione della zona gialla fino al 26 aprile.
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