Catania. Costituente Europea subito, l’appello parte dalla città

di Redazione

Nel testo, si chiede ai leaders europei ‘che l’Assemblea Costituente sia convocata entro il 31 dicembre 2025

È festa d’Europa anche nella sala Giovanni Verga del Consiglio Comunale di Catania. L’occasione è il lancio della campagna per la convocazione della Costituente Europea entro il 2025 promossa dalla società civile. Lo strumento è una lettera che i cittadini di tutti i Paesi europei potranno firmare dalla piattaforma change.org (https://chng.it/g2LRgt9tjx). Nel testo, si chiede ai leaders europei ‘che l’Assemblea Costituente sia convocata entro il 31 dicembre 2025. Essa resterà in sessione per dodici mesi per darci la Carta Costituzionale Europea. La proposta dell’Assemblea Costituente sarà poi sottoposta a referendum popolare confermativo in tutti i Paesi partecipanti entro il 30 giugno 2027.’

Primo firmatario è Claudio Melchiorre, i nomi che seguono sono tanti e tra questi l’economista Maurizio Caserta, Marco Taradash, a Kyiv in questi giorni, il segretario nazionale di Socialdemocrazia Sd Umberto Costi, l’esperto di strategia Nane Cantatore, Cinzia Missiroli da Bruxelles, l’ex sindaco Enzo Bianco, la sociologa Cinzia Dato, la giornalista Melania Sorbera, lo scrittore ed ex atleta Salvo Fleres. La presidenza del Consiglio Comunale di Catania di Sebi Anastasi co-organizza l’evento ‘perché l’Europa è la nostra casa e abbiamo oggi una sovranità limitata che dobbiamo tramutare in sovranità piena dei cittadini europei. Importante farlo da un’aula dedicata al verista Verga, per un’Europa che guardi in faccia i problemi e li risolva.” Melchiorre spiega che l’idea di rompere gli indugi è necessario: “Abbiamo bisogno di pace.

L’unica forza che possa garantirla è un’Europa che sappia diventare Stato e casa di proprietà di tutti gli europei.” La parola passa a Maurizio Caserta che cita Leone XIV: “Bisogna costruire ponti, non muri. Bisogna riportare l’innovazione nel Mediterraneo. Questo significa avere una reale politica unitaria, come di un esercito a guida unica. Oggi è l’inizio di un percorso per ottenere una Costituente ed è bene che il percorso parta dalla Sicilia.” La parola passa a Adriana Di Stefano, docente di diritto comunitario dell’Università di Catania. “Einaudi diceva che la dimensione politica precede quella economica. La sua visione si è in parte realizzata perché esiste sia una politica che un ordinamento che regolano il mercato europeo. Èil successo dell’Europa non statale, non nazione ma più di una semplice cooperazione tra Stati. La domanda è se vogliamo una nuova entità, che resti antica come può essere uno Stato, perché Stato significa monopolio della sovranità.” Melchiorre risponde prontamente alla provocazione della prof.ssa Di Stefano: “Senza Stato, rischiamo una tecnocrazia. E anche le tecnocrazie sono autoritarismi.” Enzo Bianco, si dichiara repubblicano e mazziniano, quindi spavaldamente europeista: “Il massimo sostegno mio ci sarà. Chiederò anche all’Anci di dare una mano, perché la sensibilità su questo tema è altissima e i Comuni saranno in prima fila.” Melchiorre passa la parola a Nane Cantatore, una delle nuove star del web per le questioni strategiche. “ C’è una via europea all’innovazione. Gi Usa affermano il principio del copyright. In Europa il diritto alla retribuzione degli inventori secondo l’uso che si fa delle innovazioni. Sembrerà strano, ma l’Europa è la vera patria del liberalismo dell’innovazione.” È poi la volta di Aldo Torchiaro, direttore del Riformista. È rapido e chiaro: “Noi non vogliamo una festa dell’Europa che sia solo un cerchietto sul calendario. Noi vogliamo l’Europa vera e senza più perdere tempo.”

Un momento di autentica commozione regna nella sala quando Fabio Pazzini, imprenditore e liberale, come si presenta in questa occasione, si collega da Kyiv. È visibilmente emozionato. Il suo telefono inquadra un mare di bandiere ucraine. Per ogni bandiera, un volto. E ogni volto è un uomo, una donna, un bambino caduto a causa della guerra che i russi hanno mosso contro l’Ucraina. “Questa è Piazza Maidan -spiega. La guerra dei russi contro l’Europa cominciò qui.

L’eroico popolo ucraino decise di opporsi e ancora oggi combatte per noi e per un’Europa lanci una Costituente adesso.” Anche il direttore dell’Europeista, Piercamillo Falasca, concorda: “Siamo a fianco di questa iniziativa e la sosterremo con il giornale e con il Club di Roma”. Antonluca Cuoco, giovane professionista e commentatore politico sottolinea l’esigenza immediata di un’Europa unita e sovrana sia indifferibile. “L’Europa ha bisogno di essere forte e liberale.” Concetto al quale si collega anche Giovanni Perazzoli, filosofo italiano con residenza olandese che rammenta che lanciare l’idea di un’Europa davvero unita “può essere un rischio, considerata l’aggressione dei regimi autoritari, a cominciare da Mosca, ma proprio questa è la sfida.” Il segretario nazionale di Socialdemocrazia Sd Umberto Costi e i dirigenti Antonio Matasso e Vicky Amendolia segnalano la totale adesione alla lettera aperta e l’impegno a diffonderla con altri appuntamenti da realizzare a Messina, Palermo, Roma, Napoli e Milano. L’incontro termina con Adriana Di Stefano che spiega: “Tenere presenti i rischi di un’Europa unita e davvero sovrana è importante, ma la Costituente Europea è necessaria. Il toccante collegamento con Kyiv ci spiega che l’esigenza di un’Europa forte è condivisa soprattutto dove si corrono rischi veri. Come disse Jean Monnet, l’Europa cresce nei momenti di crisi. E la situazione storica attuale, con l’aggressione russa e la volontà dell’Ucraina di mettersi in sicurezza, richiede pace e quindi l’Europa.” Maurizio Caserta conclude e spiega che l’Europa unita è un colosso capace di produrre diciottomila miliardi di ricchezza, un po’ più della Cina. “L’Europa a gestione politica unitaria è destinata ad avere la stessa influenza e lo stesso impatto delle grandi potenze. E siamo i più bravi a costruire ponti e non muri.”

L’incontro si chiude con Melchiorre che legge l’ultimo brano della lettera per la Costituente Europea: “Gli Stati Uniti d’Europa avranno competenza primaria secondo la volontà dell’Assemblea Costituente, a partire dalla Difesa e dalla Politica Estera. Avranno autonomia finanziaria e regoleranno l’imposizione fiscale diretta e indiretta, gli equilibri economici e fiscali in modo che non opprimano la libertà d’iniziativa individuale e costituiscano i capisaldi della mutualità e cooperazione tra i cittadini europei. I pilastri dello Stato Federale saranno: il patrimonio liberal-democratico, la libera circolazione delle persone, delle merci e dei capitali, la condivisione dei principi di giustizia e libertà, laddove i diritti individuali siano accompagnati dalle prerogative e dai doveri degli stati nazionali e dello stato federale europeo, per la protezione degli Individui, delle comunità Regionali, Nazionali ed Europee, contro i nemici esterni e gli aggressori.

Chiediamo che non vi siano ulteriori indugi e che l’Assemblea Costituente sia convocata entro il 31 dicembre 2025.
Essa resterà in sessione per dodici mesi per darci la Carta Costituzionale Europea. La proposta dell’Assemblea Costituente sarà poi sottoposta a referendum popolare confermativo in tutti i Paesi partecipanti entro il 30 giugno 2027.

All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, per l’Italia e altri Paesi in Europa, tali tempistiche hanno reso possibile la nascita di democrazie solide. Oggi, esse sono fondamentali data la necessità di evitare che la logica della forza bruta possa essere l’unico principio a regolare le relazioni internazionali. Un’Europa forte, schierata in favore della Libertà e della Pace, è il miglior antidoto per prevenire una guerra di tutti contro tutti. Procediamo con la Fondazione degli Stati Uniti d’Europa.”

10 Maggio 2025 | 10:48
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