Buscemi. Valorizzare il patrimonio culturale: giovani protagonisti nella riscoperta delle fontane-abbeveratoio

di Redazione

Il progetto nazionale MINORE celebra la memoria delle comunità rurali tra scuola, territorio e turismo sostenibile

Per contrastare il preoccupante fenomeno dello spopolamento delle Terre Alte, non basta intervenire con politiche demografiche o economiche: diventa essenziale rafforzare nei giovani il senso di appartenenza e la consapevolezza del valore del proprio territorio. A Buscemi, la Sezione di Siracusa di Italia Nostra ha voluto portare avanti questo obiettivo attraverso il progetto nazionale “MINORE, un Faro sul Patrimonio Culturale”, recentemente concluso con importanti iniziative rivolte alla comunità e, in particolare, agli studenti.

Il percorso si è concretizzato con la consegna, direttamente a scuola, della pubblicazione “Le fontane-abbeveratoio, memoria di antiche comunità rurali. BUSCEMI, la Madre di Dio e le Altre”, un volume ricco di fotografie, testimonianze e documenti storici che raccontano il ruolo centrale delle fontane-abbeveratoio nella vita quotidiana delle comunità rurali. Contestualmente, il Comune ha ricevuto la nuova segnaletica turistica stradale “Alla scoperta delle Fontane”, pensata per guidare cittadini e visitatori alla scoperta di questi preziosi manufatti, spesso dimenticati ma ancora carichi di significato.

Il tema dello spopolamento dei piccoli Comuni è da tempo al centro dell’attenzione politica e mediatica: in Sicilia, ben 291 Comuni sono a rischio scomparsa, con conseguenze pesanti sul tessuto sociale, culturale ed economico. Italia Nostra, da sempre impegnata nella tutela del patrimonio architettonico, urbanistico, storico-artistico, antropologico e paesaggistico, ha da tempo promosso studi, convegni e attività sul tema, sia a livello nazionale sia locale, con particolare attenzione alla sensibilizzazione delle comunità territoriali.

Grazie al progetto MINORE, la Sezione di Siracusa ha colto l’opportunità per riportare all’attenzione delle Istituzioni e dei cittadini buscemesi il caso emblematico della fontana-abbeveratoio “Madre di Dio”, oggetto di monitoraggio fin dai primi segnali di degrado risalenti al 2016. L’iniziativa ha avuto lo scopo di promuovere la consapevolezza del valore storico e funzionale del manufatto e di stimolare il completo recupero formale e funzionale della struttura, attraverso un percorso di sensibilizzazione partecipato.

Il progetto ha visto la Scuola come protagonista assoluta, con la collaborazione attiva del Comune, dell’Ecomuseo e delle famiglie. Insegnanti e studenti hanno condotto ricerche approfondite sulle fontane-abbeveratoio, analizzandone la funzione originale, lo stato di conservazione e le implicazioni culturali. Passeggiate didattiche hanno permesso agli alunni di scoprire luoghi e contesti ancora quasi intatti, a loro completamente sconosciuti, mentre la ricerca fotografica e documentaria ha recuperato immagini d’epoca dei contenitori in argilla e metallo, dell’abbeverata degli animali da soma e del trasporto dell’acqua per uso domestico, in un’epoca precedente alla diffusione della rete idrica.

Il percorso si è concluso con una solenne cerimonia di consegna dei materiali prodotti dagli studenti, alla presenza del Sindaco Michele Carbé e della Dirigente Scolastica Stefania Mazza. Gli alunni, guidati con dedizione dalle insegnanti della Sezione staccata di Buscemi dell’ICS “Valle dell’Anapo” di Ferla, hanno mostrato con orgoglio i frutti del loro impegno, offrendo un esempio concreto di come la scuola e la comunità possano insieme custodire e valorizzare la memoria storica e culturale del territorio.

Questo progetto rappresenta un modello virtuoso di educazione al patrimonio, partecipazione civica e promozione turistica, un passo concreto per contrastare lo spopolamento e far sentire i giovani cittadini parte viva della storia e delle tradizioni delle loro terre.

29 Ottobre 2025 | 12:32
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