L’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio ieri mattina è stato in visita a Siracusa per un giro istituzionale che lo ha visto impegnato al Castello Eurialo, al Castello Svevo di Augusta, la visita al Museo Bellomo e al Museo Paolo Orsi di Siracusa.
Carlo Vermiglio, avvocato, catanese, sostituisce nel quarto governo della Regione siciliana al vertice dell’assessorato ai Beni culturali, il professore Antonio Purpura, ordinario di Economia industriale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Palermo. Sono tecnici di area entrambi, ma con una differenza sostanziale: Purpura faceva il suo mestiere nel governo in considerazione delle sue competenze, Vermiglio può confidare sugli studi giuridici per entrare nei meccanismi amministrativi della Regione, ma dovrà impadronirsi della materia, i Beni culturali, settore chiave per l’economia siciliana (la Sicilia è la regione d’Italia più ricca di siti archeologici e d’arte).
Carlo Vermiglio è il terzo assessore designato da Gianpiero D’Alia, ed accanto al suo nome c’è l’acronimo AP, Area popolare. Vermiglio non è il rappresentante del Ncd, su questo non ci piove, ma un assessore d’area. Dopo questa breve presentazione, l’Assessore Regionale ai Beni Culturali Carlo Vermiglio si è incontrato con i giornalisti per fare una disamina sui beni culturali siracusani. “La gestione autonoma del parco della Neapolis, l’intervento straordinario di pulizia dei siti archeologici, l’impiego razionale dei custodi sono questi i temi sul tappeto da sviluppare a breve. Per l’assessore Vermiglio occorre dare completa autonomia di gestione dei siti archeologici più importanti e fra questi, il parco della Neapolis. Ciò significa eliminare i problemi derivanti dai mancati investimenti per l’incasso dovuto ai biglietti per la visita di musei e monumenti col rischio di cadere in perenzione ed essere persi del tutto. La Sicilia per la tutela dei nostri beni culturali non è seconda a nessuno, afferma l’assessore Vermiglio.
In Sicilia i giacimenti culturali rappresentano il nostro petrolio, capaci di offrire ricchezza e benessere. Un vero e proprio assist per dettare le strategie, tese a superare la soglia di una gestione centralizzata dei siti, che spesso rendono difficile la loro fruizione. E a proposito di fruizione, l’assessore è stato chiaro sui cosiddetti siti minori. “E’ nostra intenzione razionalizzare in maniera intelligente ed efficace l’impiego del personale dipendente. Non siamo nelle condizioni di aumentare il numero di ore durante i quali impiegare i custodi – dice – l’ufficio legale della Regione impedisce incrementare il monte ore da 30 a 36 per ovvie ragioni di bilancio ma sono convinto che molto si possa fare con una nuova organizzazione che ci consenta di utilizzare il personale dipendente laddove sia richiesto il loro intervento”.
Nel corso dell’incontro con l’assessore Vermiglio, la sovrintendente Rosalba Panvini ha reso noto quanto sta accadendo per l’intervento di riqualificazione dell’ex tonnara di Santa Panagia, presa di mira dai vandali. “Il direttore dei lavori si è accorto di inadempienze da parte dell’impresa appaltatrice e siamo stati costretti a sospenderla, abbiamo completato le procedure e attendiamo di consegnare i lavori alla ditta seconda classificata. Quel che è certo, il finanziamento destinato all’intervento non andrà perduto”. Ieri mattina l’assessore Vermiglio si è recato al castello Eurialo dove si è dato vita ad un intervento straordinario di pulizia del sito. 32 lavoratori della forestale hanno diserbato sterpaglie e quant’altro rendeva poco decoroso uno dei siti archeologici più suggestivi della città. “Abbiamo pubblicati bandi sul sito del Dipartimento, dice l’assessore Vermiglio, per qualsiasi privato voglia manifestare interesse per la manutenzione ordinaria ed apertura dei siti”. Infine, l’assessore regionale ai Beni culturali ha cominicato che l’Annunciazione di Antonello da Messina torna a Palazzolo per una mostra che sarà allestita al museo archeologico di palazzo Cappellani. Sul mancato trasferimento al Comune dei fondi dello sbigliettamento dei siti culturali siracusani, fondi incomprensibilmente trattenuti a Palermo dal luglio del 2014 e mai versati al Comune per circa un milione e 700 mila euro l’assessore ha assicurato il suo interessamento. Ad accompagnare l’assessore Vermiglio c’era il deputato regionale Vincenzo Vinciullo.
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