I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno arrestato in flagranza di reato un termitano di 31 anni, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione e spaccio di crack, e denunciato il fratello 34enne bagherese.
Nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti nel Comune di Bagheria, i militari della locale Sezione Operativa della Compagnia, nel transitare lungo la via Giotto, notavano due persone che, con fare alquanto insolito, occultavano due sacchetti trasparenti nella spazzatura presente sul ciglio stradale, per poi allontanarsi nelle vicinanze.
Durante l’osservazione i Carabinieri constatavano che i due uomini, in più occasioni ed in modo alternato, si recavano tra i rifiuti prelevando dai sacchetti dei piccoli involucri che, man mano, cedevano a persone in transito in cambio di denaro.
Nel corso dell’intervento i militari arrestavano il 31enne, recuperando i due sacchetti nascosti, all’interno dei quali erano contenute 164 dosi di crack; il fratello 34enne, precedentemente generalizzato, veniva denunciato in stato di libertà poiché non presente sul posto al momento dell’intervento dei Carabinieri.
La sostanza stupefacente è stata sequestrata e inviata al laboratorio di analisi del Comando Provinciale per gli accertamenti di rito.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto del 31enne, disponendo nei suoi confronti gli arresti domiciliari.
È doveroso rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.
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