Salvare il giardino pubblico di corso Sicilia dalla cementificazione, preservando una delle ultime aree verdi alberate della borgata di Augusta. Con quest’obbiettivo, Natura Sicula, assistita dall’avv. Sebastiano Papandrea, ha impugnato dinnanzi al TAR di Catania, chiedendone l’annullamento, la delibera di Giunta municipale che consegna alla Mcdonald’s il terreno comunale adiacente al Palajonio per la realizzazione di un fast-food con parcheggi e servizio drive.
La delibera di Giunta, adottata esautorando il Consiglio comunale e in assenza di previo bando pubblico, sancisce la sostanziale “perdita” di un bene comunale vincolato dal Piano regolatore a zona per «attrezzature e impianti d’interesse generale». Un’area verde che lo stesso Comune di Augusta – tra fine anni ’90 e primi anni 2000 – aveva provveduto a realizzare attraverso la piantumazione di specifiche essenze arboree.
Il progetto della Mcdonald’s, sprovvisto tra l’altro delle necessarie e preventive valutazioni ambientali, prevede infatti la totale cementificazione dell’area comunale previa «rimozione della vegetazione», ossia degli alberi ad alto fusto e del boschetto a “palma nana” che compongono il giardino.
Consumare in maniera irreversibile il superstite suolo inedificato, anziché recuperare edifici abbandonati, appartiene a un’insostenibile tradizione di politica urbanistica che è necessario relegare al passato per conservare, difendere e valorizzare le rimanenti risorse naturali e paesaggistiche «anche nell’interesse delle future generazioni», come ci ricorda l’art. 9 della nostra Costituzione.
Con questo ricorso al TAR, Natura Sicula intende scongiurare l’ennesima inutile “colata di cemento” in un territorio, quello di Augusta, che ha estremo bisogno di spazi aperti e “polmoni verdi” per compensare l’espansione edilizia e industriale e innalzare la qualità della vita dei cittadini.
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