Ci si emoziona quando si parla della propria città natale famosa in tutto il mondo, soprattutto dall’oltre oceano poiché forse non tutti sanno che negli Stati Uniti d’America esiste una città sorella alla nostra Siracusa. Il suo nome è Syracuse. Questa si trova a nord dello stato di New York, vicino il Canada, il suo nome gli venne proposto dal pioniere John Wilkinson, un ingegnere meccanico che avendo fondato questo villaggio, insieme ad altri pionieri nel 1819 nominarono un comitato per stabilire il nome per questo posto. Siracusa (Syracuse) fu proposta, dall’ingegnere, per le somiglianze che aveva notato tra la descrizione dell’antica Siracusa in Sicilia e le caratteristiche di questa zona; entrambi avevano sorgenti di acqua salata e una città a nord chiamata Salina. Il comitato scelse il nome con voto unanime. Syracuse, era anche denominata Salt City, città del sale, nel 19mo secolo il 90 per cento del sale negli Stati Uniti proveniva da Syracuse.
Syracuse è un comune degli Stati Uniti d’America e capoluogo della contea di Onondaga nello Stato di New York. La popolazione era di 145,170 persone al censimento del 2010, il che la rende la quinta città più grande dello Stato. Per Syracuse passava il canale Erie che permetteva lo scambio di merci tra New York e le città del nord, collegando il fiume Hudson con il lago Erie, con un sistema di chiuse.
A Syracuse è presente anche una delle migliori università private degli Stati Uniti, la Syracuse University, che può vantare una delle migliori squadre di NCAA della nazione, dove tra gli altri ha giocato anche il famoso Carmelo Anthony, che permise alla squadra di vincere il titolo NCAA nel 2003.
Il celebre attore Tom Cruise, il cui vero nome risponde al curioso Thomas Cruise Mapother IV, è nato il 3 luglio 1962 a Syracuse.
Bene, abbiamo fatto questo breve excursus su Syracuse statunitense per introdurre il servizio dal titolo: «36 ore a Siracusa, in Sicilia» che ha dedicato uno dei quotidiano più importanti al mondo: il «New York Times». Il giornalista Seth Sherwood ha descritto una vetrina turistica sulla nostra città, dell’architettura che attraversa secoli, dell’arte religiosa, della cucina dolce-salata e dei tramonti mediterranei per una città antica e piena di ricchezze senza tempo.
- Fondata dai Greci intorno al 734 a.C., la città siciliana sud-orientale che Cicerone definì “la più grande e la più bella di tutte le città greche” raggiunse una dimensione e uno status nel mondo antico che la rese una rivale di grandi potenze come Atene e Cartagine. Acquisizioni e rifacimenti da parte di romani, bizantini, nordafricani, normanni e altri hanno lasciato il segno, influenzando tutto, dall’arte religiosa al caratteristico stile di cucina agrodolce della regione. Gran parte dell’antica città si è sbriciolata dai tempi di Cicerone, anche se le rovine possono ancora essere esplorate nel famoso parco archeologico e nel museo di Siracusa. Ma l’attrazione principale oggi è il centro storico di Siracusa: l’isola di Ortigia, un labirinto di stradine, chiese barocche ornate e palazzi secolari. E se non hai mai visto lo splendido tramonto sul Mediterraneo dalla passeggiata occidentale di Ortigia, aggiungilo alla tua lista di cose da fare».
- Una passeggiata, o passeggiata serale, attorno al perimetro di Ortigia rivela molte strutture e storie notevoli. Inizia dal Parco Letterario Elio Vittorini, sul lato est, e prosegui in senso orario. Mentre le onde si infrangono contro le rocce sotto il muro del mare, passerai davanti a punti di avvistamento merlati e alla facciata cesellata della Chiesa dello Spirito Santo del XVII secolo, prima di ritrovarti nei giardini piantati di palme del Castello Maniace del XIII secolo. Continuando sul lato occidentale si arriva al punto in cui si dice che la dea Artemide abbia trasformato una ninfa in una sorgente naturale – la Fontana di Aretusa.
- Attraverso la maestosa Piazza del Duomo, la Cattedrale di Siracusa, con la sua facciata riccamente scolpita e il pavimento in marmo caleidoscopico, è una meraviglia architettonica.
Dall’altra parte della maestosa Piazza del Duomo, la Cattedrale di Siracusa, con la sua facciata riccamente scolpita e il pavimento in marmo caleidoscopico, è una meraviglia architettonica.

- Il numero di Madonne per metro quadrato nella Galleria Regionale di Palazzo Bellomo – dedicato principalmente all’arte medievale, rinascimentale e barocca – deve sicuramente avvicinarsi allo stato record. Eccola, accanto a sua figlia, che sovrasta una chiesa portata dagli angeli, in un surreale dipinto del 1507 secolo di Alessandro Padovano e Giovanni Maria Trevisiano. Eccola in modalità gotica, splendente di rossi, blu e oro profondi, su una tavola di legno fessurata dal tempo dal Maestro del Polittico di Santa Maria. Ma certamente la sua interpretazione più sorprendente viene dalla mano di Antonello da Messina. Il suo dipinto del 15 ° secolo “Annunciazione”, raffigurante Maria visitata da un angelo, è un capolavoro di colori potenti, dettagli raffinati e luce beatifica.
- Il peccatore e il santo
Caravaggio era in fuga. Dopo essere fuggito dal carcere di Malta, l’artista cattivo (e accusato assassino) arrivò a Siracusa nel 1608 e ottenne una commissione per dipingere “La sepoltura di Santa Lucia”, che oggi è appesa nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia (gratuita ammissione). Dominata da neri e marroni cupi, la tela raffigura il cadavere del santo patrono di Siracusa (l’unico elemento orizzontale) pianto da un sacerdote in una sciarpa rosso sangue (l’unica macchia di colore brillante) e una folla di curiosi. Ma il componente più affascinante è il vuoto diffuso e oscuro che li circonda. Dall’altra parte della maestosa Piazza del Duomo si erge la cattedrale (ingresso 2 euro), i cui elementi di architettura e design formano un rilievo della storia di Siracusa, dalla facciata riccamente scolpita (barocco) al pavimento in marmo caleidoscopico (rinascimentale) ai pilastri di pietra impennata integrati in le pareti (resti di un tempio di Atena del 480 a.C.). - Negli anni prolifici prima di essere ucciso da una tartaruga che era stata sganciata da un’aquila, il celebre drammaturgo ateniese Eschilo visitò l’antico teatro greco di Siracusa per mettere in scena “Donne dell’Etna”. per lo più perso nel tempo, ma gran parte del teatro in pietra semicircolare rimane straordinariamente intatto e ospita spettacoli fino ad oggi. Altre attrazioni del tendone nel Parco Archeologico della Neapolis sono le scogliere erose e le forme geologiche ultraterrene in cui i greci, i romani e altre pietre di cava. Particolarmente sbalorditivo è l’orecchio di Dioniso, una caverna frastagliata a picco sulla cattedrale che amplifica anche i più piccoli rumori in echi inquietanti. Ingresso 10 euro.
- La tua odissea storica culmina nel Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi. Tutte le divinità, gli eroi e le creature greco-romane preferite sono lì, in forma ceramica o scultorea. Ercole guida carri e combatte i leoni su ceramiche smaltate di nero. Un satiro ghignante naviga su una pelle di vino gonfia. Le reliquie paleocristiane non sono meno impressionanti, in particolare il Sarcofago di Adelphia, che fu scoperto nelle vicine catacombe di San Giovanni. Risalente al IV secolo, il capolavoro funerario è cesellato con 13 scene bibliche – tra cui la tentazione di Adamo ed Eva e il matrimonio di Cana – in rilievi tridimensionali.
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