«Il mancato invio degli atti alla Ragioneria generale sulla vicenda del rinnovo della concessione loculi»

Siracusa. Loculi: «I Consiglieri sono estranei da responsabilità, chi non vota i cittadini sappiano»

di Redazione

Per l’on. Enzo Vinciullo la responsabilità del «mancato invio degli atti alla Ragioneria generale sulla vicenda del rinnovo della concessione loculi ricadrebbe sul presidente del Consiglio comunale e sul segretario generale del comunale di Siracusa, Danila Costa che avrebbero dovuto sollecitare gli uffici tecnici i quali non hanno potuto dare nessun parere. In tale contesto il voto in aula esulerebbe da responsabilità i consiglieri comunali». Ecco la risposta a tutti quei consiglieri che si trincerano al timore di essere additati dalla Corte dei Conti a risarcire il danno dovuto alla mancata approvazione del provvedimento in aula domattina.
Lo scorso 13 agosto abbiamo reso nota la pubblicazione inviataci dal presidente del consiglio comunale, Moena Scala, sulla vicenda del rinnovo delle concessioni per i loculi del cimitero, nella quale aveva rilasciato la seguente dichiarazione.
Ripristiniamo la verità sulla questione loculi: «Ho atteso il corretto svolgimento dell’iter burocratico per non affermare inesattezze, interessandomi personalmente dell’evoluzione di questa questione che tanto sta facendo discutere e che porta alcuni a banali strumentalizzazioni politiche del tutto lontane dal mio ruolo istituzionale. Sono pertanto qui a riportare i fatti in maniera incontrovertibile, così che ogni cittadino possa trarne le dovute valutazioni.
• In data 23 luglio 2019 il consigliere Reale invia una mail alla Presidenza chiedendo di provvedere al deposito della proposta di delibera di modifica del regolamento di Polizia Mortuaria artt. 73, commi 2 e 3, art. 70 e art. 41 comma 4.
• Giorno 24 luglio (erano allora trascorse meno di 24 ore dalla ricezione della mail nella quale, tra l’altro, la proposta non era stata allegata!), l’Ufficio di presidenza provvede tempestivamente a redigere la proposta, rubricata agli atti al n. 35 del 24 luglio 2019, trasmettendola in tempo reale all’ufficio competente per l’obbligatorio parere tecnico.
• Ad oggi, lunedì 12 agosto 2019, dopo vari miei solleciti per le vie brevi ma anche formalizzati con mail dell’8 agosto 2019, nessun parere è stato ancora reso (e tale circostanza è del tutto indipendente dalla volontà della scrivente presidenza!).
• La proposta è depositata presso l’Ufficio ambiente in attesa di un parere legale che, lo ribadisco ancora una volta, nulla ha a che vedere con la volontà della scrivente la quale si è adoperata prontamente ed in ogni modo perché questa iniziativa, come tutte le altre pervenute, possa approdare in Consiglio. Ribadisco per maggior chiarezza l’iter burocratico necessario. Le proposte di deliberazione devono, per legge, seguire una procedura precisa che non può saltare fasi:
• acquisizione dei pareri obbligatori tecnico e contabile;
• trasmissione al Collegio dei revisori legali qualora la proposta abbia riflessi di carattere economico ed ai sensi dell’art. 239 del TUEL;
• trasmissione alle commissioni consiliari il cui parere è obbligatorio ma non vincolante.
Solo dopo aver seguito tutte le fasi ed essere spirato il termine per le commissioni per il parere, solo allora la Presidenza può calendarizzare la proposta all’ordine del giorno di un consiglio comunale.
«Strumentalizzare l’operato della Presidenza e del suo ufficio che ha ben lavorato è esercizio che non consento in maniera ferma a nessuno!».

20 Agosto 2019 | 21:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA