Siracusa. Nuovo ospedale, il commissario Monteforte accelera: «Iter alla stretta finale, nel 2026 al via lavori»

di Redazione

Progettazione esecutiva in dirittura d’arrivo, confronto con gli enti, espropri in corso e attesa per i 124 milioni mancanti: il punto dell’ingegner Guido Monteforte Specchi sullo stato dell’opera, strategica per l’intera provincia aretusea

In foto, in alto a sx: l’ing. Guido Monteforte Specchi; sullo sfondo il rendering del nuovo ospedale di Siracusa

L’intero percorso amministrativo per il nuovo ospedale di Siracusa entra nella fase più delicata e determinante. A confermarlo è l’ingegnere Guido Monteforte, commissario straordinario per la realizzazione del nuovo presidio sanitario, che ripercorre in modo dettagliato i passaggi compiuti finora e quelli ancora da completare prima dell’avvio della gara d’appalto.

Secondo Monteforte, la fase della progettazione esecutiva procede senza intoppi: l’impresa incaricata, la Proger, consegnerà gli elaborati nell’imminenza mentre la struttura commissariale continua a monitorare l’iter “settimana dopo settimana”, senza aver finora rilevato ritardi. Una volta acquisito il progetto, seguirà la verifica da parte di Rina Check, passaggio tecnico indispensabile per approdare all’approvazione finale. «Solo dopo – precisa il commissario – sarà possibile mettere a gara l’intervento».

Parallelamente prosegue il procedimento espropriativo. Monteforte sottolinea l’attenzione dedicata al dialogo con i proprietari dei terreni: «Abbiamo attivato una cabina di ascolto per recepire segnalazioni e criticità. Quando fondate, vengono accolte; in caso contrario procederemo con l’indennità, e qualora non accettata, verrà depositata alla Cassa Depositi e Prestiti, come prevede la normativa».

Un lavoro di affiancamento capillare che si estende anche ai numerosi enti coinvolti, soprattutto per le opere complementari al futuro ospedale. Tra queste, il canale di guardia destinato a convogliare le acque meteoriche provenienti dalla parte alta del territorio, con un sottopasso sulla statale 115. «Proprio oggi – spiega Monteforte – è previsto un incontro tra Proger e gli uffici ANAS di Catania per verificare la compatibilità e la validità della soluzione progettuale definitiva».

Sul fronte dei tempi, il commissario mantiene un equilibrio tra realismo e fiducia: «Per le attività di nostra competenza potremmo arrivare alla gara molto in fretta. Ma nessun bando può essere pubblicato finché non saranno resi pienamente disponibili i 124 milioni mancanti». Monteforte ricorda inoltre di avere già esercitato tutte le prerogative consentite dalla struttura commissariale: «Ho approvato il progetto definitivo anche in pendenza della copertura finanziaria, proprio per non rallentare la procedura. Ma andare in gara senza quei 124 milioni certi e liquidi sarebbe impossibile».

Nell’intervista, Monteforte affronta anche il tema dello scandalo che nelle ultime settimane ha coinvolto il sistema sanitario siciliano, chiarendo che non ha alcun legame con la realizzazione dell’ospedale. «Le vicende giudiziarie faranno il loro corso e vale il principio di non colpevolezza. La struttura commissariale, nel frattempo, ha portato avanti tutte le attività pianificate: aggiornamento del progetto definitivo, passaggi al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, avvio delle espropriazioni e della verifica del progetto esecutivo da parte di Rina Check».

Il passaggio decisivo resta il via libera al finanziamento integrativo. Il commissario ricostruisce il percorso: «La richiesta della Regione è già passata dal Ministero della Salute, dove ha ottenuto la validazione del nucleo interno di valutazione. Successivamente è stata trasmessa al Ministero dell’Economia, che dovrà ora esprimere l’assenso finale. Da lì scaturirà l’atto concreto di finanziamento, senza il quale non si può approvare il progetto in via amministrativa né, di conseguenza, pubblicare la gara».

Monteforte ha avuto un recente confronto con il presidente della Regione, Renato Schifani: «Mi ha garantito il suo impegno personale per chiudere l’iter entro la fine dell’anno. Se così sarà, già nei primi mesi del 2026 potremo avviare la gara d’appalto».

L’obiettivo finale, che il commissario non esita a ribadire, è chiaro: «Se la copertura finanziaria sarà confermata, i lavori potranno iniziare entro il 2026». Un traguardo atteso da anni, che oggi appare più vicino che mai.

04 Dicembre 2025 | 18:31
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