Catania. Controlli sul caporalato a Mineo e Scordia: denunciati due titolari e sospesa un’attività agricola

di Redazione

Lavoratori senza visite mediche e cinque “in nero”: sanzioni per oltre 29mila euro e recupero di contributi previdenziali.

Nell’ambito di un’attività mirata al contrasto del fenomeno del caporalato, il personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania NIL, con il supporto dei Carabinieri delle stazioni territoriali e di mediatori culturali del progetto “SU.PRE.ME.”, ha svolto una serie di controlli nelle aree di Mineo e Scordia.
Il caporalato, infatti, è una pratica illegale in cui intermediari, detti “caporali”, reclutano manodopera, spesso straniera, per lavori agricoli o edilizi, sfruttando i lavoratori con salari irrisori, condizioni di lavoro inadeguate e in violazione delle normative sulla sicurezza e sui diritti. Di fatto, questa forma di sfruttamento non solo priva i lavoratori di tutele fondamentali, ma altera anche il mercato, penalizzando le imprese oneste.
In tale contesto, le verifiche dei militari dell’Arma hanno consentito di scoprire irregolarità presso due aziende agricole, una di Scordia e una di Mineo.

In particolare, il titolare 61enne della cooperativa di Scordia, che si occupa di vendita all’ingrosso di frutta e ortaggi freschi, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per omessa sottoposizione a visita medica dei lavoratori dipendenti, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
Tale obbligo, previsto dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, serve infatti a garantire che ogni lavoratore sia idoneo alle mansioni affidategli e a prevenire rischi per la salute. La sua omissione può esporre i dipendenti a pericoli gravi, soprattutto in contesti come quello agricolo, dove le attività sono spesso fisicamente impegnative e svolte in condizioni climatiche difficili.

Analoga situazione è stata, poi, riscontrata a Mineo, presso un’azienda che si occupa della raccolta di pomodori; anche in questo caso, il responsabile della società, un 32enne residente a Caltagirone, è stato deferiti in stato di libertà per l’omessa visita medica dei dipendenti.
Inoltre, durante i controlli presso la cooperativa di Scordia, i Carabinieri hanno trovato al lavoro 5 lavoratori “in nero” su 18 presenti e, per questo, è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale.
Nel complesso, sono state contestate sanzioni amministrative per un totale di 29.800 euro, di cui 2.500 euro come sanzione aggiuntiva, ed elevate ammende per 2.846 euro. Inoltre, sono stati recuperati contributi previdenziali e premi assicurativi per un ammontare di 4.030 euro.
L’attività dei Carabinieri conferma l’impegno costante nel contrasto allo sfruttamento lavorativo e nella tutela della dignità e della salute dei lavoratori, assicurando il rispetto delle norme e la parità di condizioni per tutte le imprese.

27 Novembre 2025 | 12:12
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