In un contesto demografico sempre più critico, il convegno “Net Fertility – PMA del III millennio: strategie per migliorare gli outcomes clinici e biologici nei cicli di II e III livello”, che si terrà il 15 novembre 2025 al Marina Convention Center di Palermo con inizio alle 9.30, rappresenta un appuntamento scientifico dedicato alle più recenti innovazioni nel campo della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). L’incontro è organizzato dal CBR, il Centro di Biologia della Riproduzione fondato da Ettore Cittadini e oggi guidato da un’équipe di medici cresciuti nella sua scuola, che ne prosegue con continuità l’opera e la visione; e da Andrea Biondo, dell’omonimo centro di primo livello.
L’evento, promosso nell’ambito del progetto Net-Fertility è giunto alla sua terza edizione, si propone di costruire una rete di competenze e sinergie tra le diverse discipline che operano nella medicina della fertilità, favorendo un approccio realmente multidisciplinare e integrato. Il congresso che si aprirà con una lettura magistrale su “Il Futuro della Pma” di Ettore Cittadini è diviso in quattro sessioni (due al mattino e due al pomeriggio) affronterà temi di grande attualità, come l’endometriosi e la qualità ovocitaria, la preservazione della fertilità nei pazienti oncologici, la diagnosi genetica preimpianto (PGT) e la gestione dei dismetabolismi che influenzano la gametogenesi, in una prospettiva condivisa che unisce ginecologi, embriologi, genetisti, endocrinologi, oncologi e nutrizionisti.
L’appuntamento del 15 novembre a Palermo si inserisce nel calendario nazionale degli eventi formativi di eccellenza, offrendo un’occasione di confronto e aggiornamento per tutti i professionisti impegnati nella cura dell’infertilità e nella promozione della salute riproduttiva.
Dopo aver approfondito nel 2023 la diagnosi e la terapia dell’infertilità e nel 2024 le tecniche di I livello, l’edizione 2025 segna la naturale evoluzione del percorso scientifico, con un focus sulle tecniche di II e III livello e sulle strategie per migliorare gli esiti clinici e biologici dei trattamenti.
In Italia, dove la denatalità ha assunto carattere strutturale, la riflessione su questi temi è quanto mai urgente. Secondo i dati ISTAT, nel 2024 sono nati circa 370.000 bambini, il numero più basso mai registrato nella storia del Paese. Il tasso di fecondità è sceso a 1,20 figli per donna, ben al di sotto della soglia di sostituzione generazionale (2,1) e anche della media europea (1,45). Aumenta inoltre l’età media al primo figlio, oggi oltre i 32 anni, mentre diminuiscono le madri under 30.
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