Siracusa. Appalti truccati, nuovo blitz del Ros all’Asp aretusea: nel mirino gara da 17 milioni, sequestrati documenti

di Redazione

Gli investigatori tornano in corso Gelone per approfondire la maxi inchiesta su presunte irregolarità nell’affidamento del servizio di ausiliariato, supporto e reception: l'intento è verificare eventuali profili di corruzione e turbativa d’asta

In foto, in alto a dx: l’indagato Alessandro Maria Caltagirone, ex manager dell’Asp di Siracusa

I Carabinieri del Ros di Palermo hanno fatto ‘visita’ agli uffici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, in corso Gelone. L’obiettivo sarebbe stato quello di acquisire nuova documentazione utile alla prosecuzione dell’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Palermo, che da mesi sta passando al setaccio una serie di appalti nella sanità siciliana.

Massimo riserbo sul contenuto dei fascicoli prelevati dagli investigatori, nella giornata di giovedì, anche se fonti vicine agli inquirenti lasciano intendere che si tratti di atti di riscontro volti a chiarire ulteriori aspetti del complesso mosaico investigativo.

Al centro dell’attenzione, in particolare, vi è l’appalto per il servizio di ausiliariato, supporto e reception bandito dall’Asp aretusea nel 2023, una gara da oltre 17 milioni di euro che – secondo l’impianto accusatorio – sarebbe stata indirizzata a favore della società Dussmann Service srl.

Le indagini, condotte attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, avrebbero consentito agli inquirenti di delineare un presunto sistema di interferenze e aggiustamenti nelle procedure di gara.

Nell’inchiesta figurano i nomi di Alessandro Caltagirone, già commissario straordinario e successivamente direttore generale dell’Asp di Siracusa, che si è nel frattempo autospeso dall’incarico, insieme ad altri dirigenti dell’ente.

Secondo le ipotesi investigative, Caltagirone avrebbe favorito la Dussmann Service attraverso atti contrari ai doveri d’ufficio, con il supporto dei dirigenti Russo, Bordonaro, Fazzino – componenti della commissione di gara – e di Di Mauro, responsabile unico del procedimento, che avrebbero contribuito a modificare i punteggi in sede di valutazione delle offerte.

Con la delibera n. 49 del 18 gennaio 2024, la gara è stata ufficialmente aggiudicata alla Dussmann Service, mentre le imprese escluse – Papalini e Pfe – hanno presentato ricorso al TAR di Catania, poi ritirato nel corso dell’udienza del 16 aprile. L’azienda aggiudicataria ha avviato il servizio il 1° giugno, a seguito della disposizione formale firmata dal direttore generale il 15 maggio.

Sebbene al momento non vi siano provvedimenti restrittivi, la Procura di Palermo, diretta da Maurizio De Lucia, prosegue nell’analisi degli atti per verificare eventuali profili di corruzione e turbativa d’asta. L’acquisizione dei nuovi documenti a Siracusa potrebbe rappresentare un ulteriore tassello in un’inchiesta destinata ad allargarsi e che continua a scuotere i vertici della sanità regionale.

08 Novembre 2025 | 10:41
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