In foto: l’indagato Alessandro Maria Caltagirone, direttore generale dell’Asp di SiracusaSalvatore Cuffaro, soprannominato Totò ‘vasa vasa’, ex governatore della Sicilia, si erge come la figura più emblematica e di spicco nell’inchiesta della Procura di Palermo su presunti episodi di corruzione e gare d’appalto truccate nella sanità e in altri ambiti dell’amministrazione regionale.
L’indagine ha coinvolto un totale di 18 persone, tra imprenditori, dirigenti e impiegati pubblici, tra cui il manager dell’Asp di Siracusa, l’ing. Alessandro Maria Caltagirone.
I pubblici ministeri puntano il dito contro gli indagati, accusandoli, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta.
Il manager Caltagirone si dimette dall’Asp
“Avendo avuto conoscenza del procedimento penale promosso, tra gli altri, anche a carico del sottoscritto, al fine di assicurare la trasparenza ed il corretto andamento dell’Ufficio e delle Funzioni connesse all’incarico di direttore generale dell’Asp di Siracusa conferitomi, e pur considerata la mia estraneità ai fatti contestati e l’assoluta legittimità e/o liceità del mio operato nell’esercizio delle mie funzioni dirigenziali, per ogni effetto di legge e di contratto comunico l’immediata autosospensione dalle funzioni e dalla retribuzione di direttore generale dell’Asp di Siracusa a tempo indeterminato, comunque entro e nel rispetto dei limiti e dei termini di cui all’art. 20 L.R. 5/2009, a tutela del buon andamento dell’Ufficio e delle Funzioni connesse all’incarico direttivo nonché della trasparenza ed efficienza della Pubblica Amministrazione”. E’ quanto comunicato dal direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, in una nota inviata al presidente della Regione Siciliana e all’Assessorato regionale della Salute.
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