Foto repertorioMomenti di tensione e violenza hanno segnato l’incontro di calcio tra Siracusa e Casarano, valido per il campionato nazionale di Serie C del girone C, disputato sabato 24 ottobre allo stadio De Simone.
Poco prima dell’inizio della partita, alcuni ultras della tifoseria aretusea, appartenenti alla frangia più “calda”, si sono radunati in piazza Cuella in segno di protesta per i deludenti risultati della squadra, rifiutando di entrare nello stadio. Il gruppo si è poi reso protagonista di disordini, lanciando fumogeni, bombe carta, bottiglie di vetro, pietre e altri oggetti pericolosi, mettendo a rischio la sicurezza di passanti e agenti di polizia impegnati nel servizio di ordine pubblico.
Nonostante la gravità della situazione, la polizia è riuscita a disperdere il gruppo senza che nessuno rimanesse ferito. Durante l’intervallo della partita, i tifosi violenti hanno ripreso l’assalto, lanciando nuovamente oggetti pericolosi contro le forze dell’ordine e le abitazioni circostanti. L’intervento tempestivo della polizia ha impedito ulteriori escalation, costringendo i facinorosi a fuggire nelle vie del quartiere della “Borgata”.
Le indagini della Digos della Questura di Siracusa, supportate da riscontri video e fotografici, hanno portato all’arresto di tre tifosi e alla denuncia di un quarto, quest’ultimo minorenne. Tre degli indagati sono inoltre accusati di aver violato il Daspo sportivo cui erano sottoposti.
Gli arresti sono stati effettuati grazie all’applicazione dell’istituto dell’arresto differito sportivo, che consente alle forze dell’ordine di fermare i responsabili entro 48 ore dai reati commessi in occasione di manifestazioni sportive, qualora l’identificazione immediata non sia possibile. Le autorità continuano le indagini per individuare ulteriori responsabili dei gravi episodi avvenuti a Siracusa.
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