In foto: campi da tennis, alla Cittadella dello Sport, oggetto di controversiaDopo cospicui investimenti privati e promesse istituzionali rimaste sospese, la vicenda della Cittadella dello Sport approda nelle mani della magistratura.
L’A.S.D. Country Club Tennis Siracusa 2.0 ha presentato formale querela alla Procura della Repubblica il 1° settembre 2025, denunciando presunti abusi, appropriazioni indebite e irregolarità amministrative nella gestione degli impianti sportivi comunali.
Secondo quanto riportato dall’associazione, guidata dal presidente Claudio Onorato, la società avrebbe investito oltre 70 mila euro per riqualificare, a proprie spese, due campi da tennis abbandonati da quasi trent’anni, all’interno della Cittadella, per poi vedersi sbarrare in maniera illegittima i cancelli della medesima struttura.
Dall’accordo al contenzioso
Tutto inizia nell’estate 2017, quando il Comune di Siracusa affida la gestione dell’intero polo sportivo alla C.C. Ortigia Canottieri, incaricata della riqualificazione. La Country Club Tennis 2.0, all’interno di quell’accordo, firma un contratto quindicennale per costruire e gestire i nuovi campi da tennis, all’epoca inesistenti.
Tra il 2018 e il 2021 l’associazione sostiene le spese di costruzione e manutenzione, installa impianti idrici e di illuminazione e paga regolarmente gli oneri concordati.
Ma a fine 2021 la situazione cambia: la C.C. Ortigia entra in contenzioso con il Comune, accusata di non aver rispettato la convenzione. Da quel momento, la gestione degli impianti entra in una fase di incertezza che finirà per travolgere anche le società virtuose, come la Country Club.
La revoca, i bandi sospesi e il clamoroso ritorno dell’Ortigia
Nell’estate 2022, dopo la revoca della concessione alla Ortigia, l’amministrazione comunale convoca le associazioni operanti nella struttura. Il sindaco Francesco Italia garantisce la continuità delle attività per le società che avevano investito fondi propri, tra cui la Country Club.
Un successivo bando comunale, pubblicato il 31 luglio 2022, viene tuttavia sospeso per alcune società, tra cui la stessa Country, in vista di una contrattualizzazione diretta da parte del Comune. Paradossalmente, pochi mesi dopo, l’Ortigia ricompare nella Cittadella sotto un nuovo nome, “C.C. Ortigia 1928”, nonostante non avesse partecipato ad alcun bando.
Da ottobre 2022 in poi, un fitto scambio di PEC e richieste formali della Country Club rimane senza risposta.
Sgombero e minacce
Nel luglio 2023 l’Ufficio Sport del Comune ordina alla Country di sgomberare i campi e la segreteria da loro stessi ristrutturati. Dopo un incontro con l’allora neo assessore allo sport Giuseppe Gibilisco, l’associazione riceve rassicurazioni: pagando alcune fatture arretrate, avrebbe ottenuto la regolarizzazione.
Ma quella promessa non si concretizza. Nei mesi successivi, pur pagando regolarmente, la società rimane senza contratto né titolo d’uso.
Nell’aprile 2024 la situazione precipita: l’assessore accusa la Country di aver effettuato manutenzioni “abusive”, nonostante i lavori fossero stati comunicati e protocollati. A seguito di presunte minacce, perpetrate dallo stesso assessore, poco dopo, due vigili urbani appongono catenacci ai campi e alla segreteria, sequestrando di fatto strutture e documenti dell’associazione.
Nello stesso periodo una nuova società sportiva, l’ASD Tennis Club Match Ball di Paola Cortese – moglie dell’ex assessore alla cultura, Fabio Granata – manifesta interesse per la gestione degli impianti, e avrebbe in quel contesto citato un bando ancora non pubblicato, fornendo adito nel presuppore ad un canale informativo ‘privilegiato’.
Il nuovo bando: ombre sull’aggiudicazione
Nel luglio 2024 il Comune pubblica un nuovo bando per l’assegnazione dei campi. La Country Club partecipa, allegando relazioni tecniche, bilanci, prove fotografiche e bonifici che documentano gli investimenti effettuati.
L’aggiudicazione finale va però al Circolo Tennis Farina, la cui offerta economica risulta – secondo i documenti della Country – inferiore a quella presentata dall’associazione esclusa. Il Circolo, inoltre, avrebbe tra i suoi soci Andrea Buccheri, ex assessore allo Sport e oggi consigliere comunale vicino al sindaco Italia.
La Country contesta anche la descrizione dei campi nel bando: dichiarati in terra battuta e realizzati dal Comune, mentre la società sostiene di averli costruiti a proprie spese in materiale sintetico.
“Una scelta politica, non amministrativa”
Dopo quattro tentativi di mediazione, la risposta dell’amministrazione sarebbe stata, secondo i legali della Country, lapidaria: “È una scelta politica”.
Oggi, la società si trova fuori dai campi che ha costruito, mentre all’interno operano altre associazioni. “Abbiamo investito fondi privati per riqualificare un bene pubblico e siamo stati esclusi senza motivo – dichiara il presidente Onorato – Non chiediamo privilegi, ma trasparenza e rispetto dei contratti. È paradossale che chi ha violato le regole resti dentro, e chi ha investito per la città venga cacciato”.
La denuncia alla Procura
L’associazione, assistita dal legale Luca Panico, ha depositato un esposto alla Procura con a corredo una dettagliata relazione contenente contratti, estratti conto, PEC, fotografie e video.
L’atto chiede il sequestro preventivo dei campi da tennis e delle strutture amovibili, per evitare che vengano manomesse o utilizzate da altri soggetti durante le indagini.
Intanto, la Cittadella dello Sport continua a essere un simbolo controverso dello sport siracusano: un luogo nato per unire, ma finito al centro di un conflitto che mette in luce anni di mala gestione amministrativa, opacità e intrecci politici.
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