
A distanza di oltre tre anni dalle elezioni regionali del 2022, i risultati ufficiali relativi alla provincia di Siracusa restano ancora parziali. Sul sito della Regione Siciliana, infatti, lo scrutinio si ferma a 379 sezioni su 422: delle restanti 43 non vi è traccia.
Già nei mesi scorsi, l’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, aveva assicurato due volte — prima a giugno e poi ad agosto — che gli uffici stavano approfondendo la questione e avrebbero provveduto “al più presto” a completare la pubblicazione dei dati, recuperando quelli mancanti dagli enti competenti. Ma da allora, nulla si è mosso.
A riaccendere i riflettori su una vicenda che sembrava dimenticata è Enzo Vinciullo, ex deputato regionale, che all’epoca si era candidato nella lista Prima l’Italia. Nonostante i circa quattromila voti ottenuti, la lista non riuscì a conquistare seggi. Vinciullo, però, chiarisce che la sua non è una battaglia personale: «Non mi interessa il risultato elettorale, ma il principio. Ogni giorno la Regione calpesta il diritto di voto dei cittadini, negando la pubblicazione integrale dei risultati».
L’ex parlamentare regionale ricorda inoltre come, durante le operazioni di scrutinio, la Commissione elettorale presso il Tribunale avesse segnalato numerose irregolarità e incongruenze nei verbali dei seggi. «All’epoca — racconta — pensai che qualcuno avviasse un’indagine per chiarire quelle anomalie, ma non è successo nulla».
Vinciullo aveva reso pubblici i verbali della Commissione nel corso di una conferenza stampa, ma non presentò ricorso al TAR o al CGA: «Non ho alcuna fiducia nella giustizia amministrativa, tanto da avere presentato un disegno di legge per sopprimere il Cga».
Oggi torna a chiedere che almeno venga rispettato un principio basilare della democrazia: «Mi auguro — conclude — che prima della fine di questa legislatura la Regione riesca finalmente a pubblicare i dati definitivi. È un atto dovuto nei confronti degli elettori siciliani».
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