Chiuso il processo per la morte di Stefano Argentino. In mattinata la Corte d’assise di Messina ha stabilito il non luogo a procedere per l’estinzione del reato per morte di Stefano Argentino, il giovane originario di Noto che ha ucciso a coltellate la 22enne.
“Fin’ora c’è stato silenzio, necessario per un dolore così grande, ma siamo qui per dare giustizia a Sara. Perché Sara deve avere giustizia: vogliamo la verità. Se ci sono responsabilità, allora si trovino. La sua luce continuerà a illuminarci perché Lei era amore e continuerà a dare amore”. Lo ha affermato Concetta Serrano Spagnolo, mamma di Sara Campanella, dopo la sentenza della Corte d’assise di Messina del processo a Stefano Argentino, suicida nel carcere di Gazzi dove l’imputato, reo confesso, era detenuto per il femminicidio della giovane studentessa universitaria.
Alla domanda se c’è una persona a cui si riferisse, la mamma di Sara ha replicato: “non mi esprimo, ci saranno i miei avvocati che stabiliranno tutto”, ha concluso Concetta Serrano Spagnolo.
I legali della famiglia Campanella: “Denunciata in Procura la madre di Argentino”
Nel frattempo i legali della famiglia di Sara Campanella, vittima di femminicidio, hanno depositato alla Procura di Messina una denuncia nei confronti di Daniela Santoro, madre di Stefano Argentino, omicida reo confesso che si è suicidato nel carcere di Messina.
Gli avvocati ipotizzano i reati di favoreggiamento e di concorso morale nella commissione del reato. Nella querela hanno allegato i messaggi che madre e figlio si erano scambiati su WhatsApp.
Secondo i legali della famiglia Campanella, Daniela Santoro dopo l’omicidio avrebbe anche aiutato il figlio a fuggire e a nascondersi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

