Siracusa. Galleggia il sindaco ‘compromesso’, la città affonda: il manuale di ‘politica’ della sopravvivenza di Italia-Carta

di Salvo Baio

Il "primum vivere" ha gettato Francesco Italia tra le braccia del deputato di Mpa, Giuseppe Carta, dando vita ad una alleanza spuria (etimologicamente vuol dire "bastarda") che per ora gli sta consentendo di non soccombere a Palazzo Vermexio. Ma al momento giusto questo innaturale sodalizio presenterà il conto

di Salvo Baio*

“Primum vivere”. In politica vuol dire realismo.  L’hanno invocato, anche a livello nazionale, il centrosinistra (il PD ha governato con la Lega di Salvini) e il centrodestra. Che lo possa invocare anche Francesco Italia non deve sorprendere, con buona pace delle solite anime belle.

Un sindaco, per quanto carismatico ed efficace possa essere (non è il caso di Italia), se non ha una maggioranza in Consiglio comunale, prima o poi viene impallinato e comunque non può governare. I politologi dicono che sarebbe un’anatra zoppa. 

Quando ha detto che intende dare vita ad una “giunta consiliare”, il sindaco di Siracusa voleva dire che avrebbe formato una giunta espressione della maggioranza del Consiglio comunale. Dire dunque che l’attuale giunta sta collassando è improprio: quando si fa un rimpasto, ci sono assessori che escono e altri che prendono il loro posto. Fabio Granata, Salvo Consiglio e la professoressa Celesti sono stati sostituiti non per demerito, ma perché le forze  rappresentate in assise comunale spingono per entrare in giunta.

La seconda parte dell’espressione latina è “deinde philosophari”, dopo si fa filosofia, cioè si entra nel merito della questione. I nuovi assessori sono stati scelti in base alle loro provate competenze, oppure sono espressione del manuale Italia-Carta-Bandiera? La domanda è retorica e la risposta scontata, ma aspettiamo di vedere al lavoro i nuovi amministratori della città per un giudizio più ponderato.

Del resto, come il sondaggio del Sole 24 Ore ha evidenziato, il gradimento dell’Amministrazione Italia è ai minimi termini, a conferma del fatto che essa è lontanissima dalle aspettative dei cittadini e che le promesse strombazzate ai quattro venti avevano le gambe corte. 

Il “primum vivere” ha buttato Francesco Italia tra le braccia del leader di Mpa, Giuseppe Carta, dando vita ad una alleanza spuria (etimologicamente vuol dire “bastarda”) che per ora gli sta consentendo di galleggiare a Palazzo Vermexio e sta consentendo a Michelangelo Giansiracusa di presiedere l’ex Provincia, ma le alleanze spurie sono, per loro natura, espressione delle convenienze, degli interessi e al momento giusto presentano il conto.

*Opinionista, già esponente del PD aretuseo

di Salvo Baio 12 Luglio 2025 | 06:45
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