Siracusa. Si accende la politica, Vinciullo nella DC di Cuffaro: la strategia democristiana per la sfida delle Regionali

di Giuseppe Bianca

L'ex deputato regionale prepara l'ingresso nello Scudo Crociato con un ruolo di vertice. Un'operazione politica che mira ad influenzare le prossime elezione all'Ars ma anche le amministrative del 2026

In foto, sullo sfondo: Vincenzo Vinciullo. In alto a sx: Totò Cuffaro

Il quadro politico siracusano si muove con nuovi assetti e una manovra destinata a lasciare il segno: secondo alcuni rumors accreditati Enzo Vinciullo, ex deputato regionale e figura di primo piano della politica aretusea, sarebbe ormai prossimo ad entrare ufficialmente nella Democrazia Cristiana guidata da Totò Cuffaro.

Non si tratta solo di un’adesione simbolica: per Vinciullo si prefigurerebbe un ruolo chiave nella ristrutturazione del partito e nella competizione per le prossime regionali.

Da protagonista civico a stratega democristiano

Dopo anni trascorsi tra movimenti civici e posizioni di rilievo nella Lega e in “Prima l’Italia”, Vinciullo sarebbe più che propenso a rientrare nel solco moderato-cristiano che ha contraddistinto le sue origini politiche. A favorire il passaggio sarebbe stato Salvatore Andolina, coordinatore provinciale della DC e assessore ad Avola, che sta tessendo una rete di alleanze per rilanciare il partito a livello locale.

Secondo fonti interne, l’incontro tra Vinciullo e Cuffaro avvenuto a Siracusa ha confermato la volontà di entrambi di lavorare insieme a una piattaforma politica strutturata e competitiva, in grado di guadagnare spazio nel centrodestra siciliano.

Il ruolo previsto: candidato e organizzatore

Enzo Vinciullo non sarà una comparsa. La DC lo avrebbe individuato come candidato di punta per un seggio all’ARS, ruolo per il quale gode di ampia riconoscibilità e di una rete consolidata. In parallelo, sarà il motore della riorganizzazione territoriale del partito a Siracusa, affiancando i coordinatori già attivi come Gaetano Penna e Carlo Auteri.

“Abbiamo bisogno di esperienza, visione e legami autentici con il territorio”, avrebbe affermato Cuffaro durante la riunione operativa tenutasi nel capoluogo. Vinciullo incarna questi tre elementi, e la sua candidatura rappresenterebbe una garanzia di visibilità e competizione per la DC nel panorama elettorale frammentato della provincia.

Obiettivo: contendere i seggi nel caos del centrodestra

La mossa arriva in un momento in cui il centrodestra siracusano è diviso e affollato: Forza Italia fa leva sul deputato Riccardo Gennuso, il partito Grande Sicilia (ex MPA) su Peppe Carta, Fratelli d’Italia sul parlamentare nazionale Luca Cannata.

La DC punta a inserirsi come terza via credibile tra i poli, aggregando moderati, civici e scontenti delle altre forze. L’ambizione non è nascosta: ottenere almeno un seggio all’ARS, intercettando il consenso di un elettorato cattolico, pragmatico e deluso dalle lacerazioni interne al centrodestra.

Una candidatura che può cambiare gli equilibri

Il ritorno operativo di Vinciullo in un partito strutturato come la DC — dopo anni di alternate militanze e la sempre solerte azione profusa in movimenti autonomi — segna un potenziale cambio di passo nell’intero scacchiere siracusano. Potrebbe non solo rilanciare lo “Scudo crociato”, ma anche influenzare i tavoli provinciali e la definizione delle coalizioni in vista delle amministrative del 2026.

Connubio tra tradizione e strategia

L’asse Cuffaro–Vinciullo, con la regia operativa affidata ad Andolina, si configura come una delle principali novità nella politica siciliana. Un connubio tra tradizione e strategia, volto a restituire centralità a una classe dirigente moderata, che punta a governare non solo con le sigle, ma con la solidità del radicamento e del dialogo territoriale.

di Giuseppe Bianca 02 Luglio 2025 | 16:27
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