Noto. ‘No’ alla violenza, imponente corteo in memoria di Sara Campanella: le strade avvolte da solidarietà e commozione

di Redazione

In religioso silenzio, tutti hanno voluto onorare la memoria della giovane 22enne, vittima di un crimine che ha segnato profondamente la città

Una marcia piena di emozione, un cammino silenzioso ma carico di significato per ricordare e riaffermare il “no” alla violenza, in memoria della 22enne Sara Campanella, la studentessa di Misilmeri uccisa il 31 marzo a Messina.

Questa volta, è stata la città di Noto, nel Siracusano, a ospitare la manifestazione, un luogo legato a Stefano Argentino, il 27enne arrestato per l’omicidio della giovane universitaria.

Il corteo ha percorso le strade cittadine in un silenzio intriso di emozioni, con striscioni e palloncini bianchi, simboli di speranza, pace e ricordo.

Il raduno si è svolto davanti alla Cattedrale di Noto, dove una folla di persone si è raccolta in segno di solidarietà e commozione. Tra i presenti, anche diversi sindaci della zona, cittadini, amici e familiari, tutti uniti dal dolore e dalla incredulità per un crimine che ha scosso l’intera comunità.

Con occhi colmi di lacrime e sguardi rivolti al cielo, tutti hanno voluto onorare la memoria di Sara, vittima di una violenza che ha segnato profondamente la città.

“Oggi siamo qui, uniti nel ricordo e nel dolore per Sara Campanella – ha dichiarato il sindaco Corrado Figura – una vita giovane e piena di promesse spezzata troppo presto. È difficile trovare parole per descrivere una tragedia simile, che ci colpisce profondamente. Sara aveva davanti a sé un futuro ricco di opportunità, ma la violenza ha cancellato tutto.

Siamo qui anche per ribadire con fermezza che ogni vita ha un valore unico e che, insieme, dobbiamo costruire una società in cui ogni persona si senta al sicuro, rispettata e protetta. Oggi siamo tutti accanto a Sara e alla sua famiglia, perché Sara vivrà in noi per sempre”, ha concluso il primo cittadino.

Intervenuto al corteo anche il vescovo di Noto, presule Salvatore Rumeo: “Con la nostra presenza è anche il nostro silenzio possiamo costruire una civiltà dell’amore. Possiamo farlo credendo nel rispetto e nella cultura, nelle azioni che permettono di costruire ponti. Sono tante le cose che uniscono, poche quelle che ci allontanano. Ecco lavoriamo insieme nel ricordo della vita di Sara. La vogliamo ricordare viva ed è giusto che le istituzioni ci siano insieme alle scuole per camminare insieme. Siamo vicini ai familiari di tutte le vittime e soprattutto a quelli di Sara”.

09 Aprile 2025 | 15:27
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