L’uso del Teatro Greco spregiudicato per clientelismo politico e uso commerciale implica l’intelligenza manipolatrice, la capacità di servirsi del pensiero per influenzare il mondo esterno ai propri fini; la ragione è invece la facoltà di riconoscere le cose come sono, indipendentemente dal loro valore e dal pericolo che costituiscono per noi. La ragione tende all’identificazione di cose e persone per quelle che sono, non deformate dal nostro oggettivo interesse per loro.
Otto concerti: Negramaro, Giorgia, Morandi, Ranieri, Venditti, Antonacci, Consoli, il Volo e le tre giornate di Zucchero
«L’antico teatro greco di Siracusa è “malato”: “C’è il rischio che alcune parti si spezzino, servono studi”. Ma la Regione continua a usarlo per spettacoli e concerti» titola il Fatto Quotidiano:
Scrive Saul Caia: «Da quasi un secolo il monumento ospita le rappresentazioni classiche, organizzate dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Ma da qualche tempo viene usato anche per concerti, da quello di Zucchero a quello dei Negramaro. “Il problema è che la roccia di cui è composto ha problemi di erosione e fratturazione, che lo consumano e ne riducono la forma”, dice il direttore del Parco archeologico. Il docente: “Non sappiamo quanto carico può supportare il teatro con le macchine e attrezzature sceniche. C’è il rischio che alcune parti si possano fratturare”. L’appello degli archeologi e docenti al governatore della Sicilia.

«Felci sui gradoni, megashow e coperture in legno. Il tesoro greco di Siracusa rischia di sgretolarsi», titola così il Corriere della Sera, la pagina speciale redatta da Gian Antonio Stella e dedicata all’uso del Teatro Greco: «Mi sembra un delirio», risponde Luciano Canfora, uno dei massimi conoscitori della cultura greca, «mi chiedo se non siamo oltre ogni limite perfino del danno erariale». Una domanda che l’architetto Giuseppe Patti ha fatto con un esposto anche alla magistratura siracusana. Per non dire delle reazioni dei politici locali che, in vista delle prossime elezioni comunali, premono per avere più ‘circenses’ possibili.
Capiamoci: che si potesse andare vanti come un tempo, dopo il ritorno del teatro voluto nel 1914 dall’archeologo trentino Paolo Orsi, con gli spettatori seduti sui cuscini e il rischio che questi fossero lasciati lì all’umidità della notte e il giorno dopo avessero sulla pietra effetti abrasivi, era impensabile. E l’uso della copertura in legno posata su sacchi di sabbia, impiegato da qualche anno, è già un passo avanti. Ma, come spiega Lorenzo Lazzarini, tra i massimi esperti di Petrografia applicata, non basta. Anzi: «La pietra ha bisogno di respirare. E non puoi lasciare quella copertura per mesi e mesi. Esposta all’acqua che in questi casi è davvero la peggiore nemica».

E intanto prosegue la programmazione degli spettacoli pop da parte del Comune di Siracusa al Teatro greco di Siracusa con artisti di fama internazionale, come i Negramaro, Giorgia, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Antonello Venditti, Biagio Antonacci, Carmen Consoli, il Volo. Ed in sindaco annuncia tre date del concerto di Zucchero: 28, 29 e 30 luglio.
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