Sempre più frequente avverrebbe nei cieli di Siracusa campi elettromagnetici i quali hanno assunto un’importanza crescente legata allo sviluppo dei sistemi di telecomunicazione diffusi capillarmente sul territorio. Anche l’intensificazione della rete di trasmissione elettrica nonché la diffusa urbanizzazione, hanno contribuito a destare interesse circa i possibili effetti sulla salute derivanti dalla permanenza prolungata in prossimità di queste fonti di emissioni di onde elettromagnetiche.
I campi elettromagnetici si propagano sotto forma di onde elettromagnetiche, per le quali viene definito un parametro, detto frequenza, che indica il numero di oscillazioni che l’onda elettromagnetica compie in un secondo. L’unità di misura della frequenza è l’Hertz (1 Hz equivale a una oscillazione al secondo). Sulla base della frequenza viene effettuata una distinzione tra: inquinamento elettromagnetico generato da campi a bassa frequenza (0 Hz – 10 kHz), nel quale rientrano i campi generati dagli elettrodotti che emettono campi elettromagnetici a 50 Hz;
e inquinamento elettromagnetico generato da campi ad alta frequenza (10 kHz – 300 GHz) nel quale rientrano i campi generati dagli impianti radio-TV e di telefonia mobile.
Questa distinzione è necessaria in quanto le caratteristiche dei campi in prossimità delle sorgenti variano al variare della frequenza di emissione, così come variano i meccanismi di interazione di tali campi con gli esseri viventi e quindi le possibili conseguenze per la salute.
Un cittadino S.C. 43enne siracusano ha sentito la necessità di denunciare tale fenomeno al Comando della Guardia di Finanza di Siracusa nel quale evidenzia nella «segnalazione/denuncia la presenza di picchi anomali pericolosi di alti livelli elettromagnetici rilevati con l’affidabile applicazione per cellulari “ElectroSmart” che è fatta appositamente per le rilevazione o misurazione delle onde a radiofrequenza (EMF) allego la descrizione di questa App per certificare l’efficacia.
Il cittadino nella denuncia «segnala che da mesi ha in uso l’applicazione “ElectroSmart” per una forma di difesa personale contro lo smog elettromagnetico delle torri di telefonia mobile installate dentro la città a 500 metri una dall’altra nel 2014 dal Governo Renzi. Dal 16 agosto ho rilevato picchi anomali, che sono arrivati anche da una scala da 1 a 100 ad un valore di 84. Questi alti livelli non segnalano all’App il gestore di telefonia mobile ed hanno una durata anche di alcuni minuti.
I picchi alti EMF possono causare influenza e danni genetici alla popolazione e stranamente dopo il 16 agosto si sono registrati in Sicilia casi di influenza etichettati come Covid».
L’inquinamento elettromagnetico o elettrosmog sono motivo di forti preoccupazioni nell’opinione pubblica.
Da studi è emerso che il problema dell’inquinamento elettromagnetico è di non semplice soluzione per le difficoltà di un approccio scientifico corretto, per le incertezze sperimentali sugli effetti biologici e sanitari, per la scarsità e le difficoltà del confronto tra le indagini epidemiologiche esistenti. Vivendo immersi in un invisibile, inodore, intoccabile ambiente elettromagnetico in parte naturale (emissioni del sole, magnetismo terrestre, scariche atmosferiche) ed in parte artificiale, sempre crescente (tralicci, antenne, ripetitori, apparecchi domestici, telefoni cellulari) è necessario intensificare le ricerche sulla tipologia e l’entità dei rischi.
gb
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