Dalle verifiche elettorali in Prefettura emergerebbero delle discrepanze nelle disamine delle sezioni individuate dal Tar. La commissione nominata su disposizione del tribunale amministrativo sta verificando il contraddittorio di 3 sezioni, al 7, la 70 e l’82 senza considerare la verifica delle 73 sezioni indicate dal Tar.
Stamane nuovo incontro in Prefettura per proseguire con la verificazione delle schede elettorali delle elezioni amministrative del giugno dello scorso anno. Elezioni dove sono state contestate le operazioni del voto. Così come disposto dal Tribunale amministrativo di Catania, lo speciale organo verificatore ha completato finora il riconteggio delle schede in tre sezioni, due delle quali sono state già completate mentre oggi si affronta la terza.
Fino a questo momento a quanto pare siano emerse delle conferme sui timori di errori grossolani che sarebbero stati effettuati nell’attribuzione dei voti di preferenza. L’avvocato Ezechia Reale, parla, addirittura, di «risultati sorprendenti» nella verificazione eseguita nella sezione numero 70, esaminata di recente: su 515 schede valide, i voti attributi sarebbero appena 50 all’opposizione, per Reale la mancata attribuzione di oltre 400 voti potrebbe rappresentare un radicale cambiamento del volto del consiglio comunale per cui si potrebbe arrivare alla conseguenza di dovere ripetere le elezioni amministrative, obiettivo da egli stesso dichiarato all’atto della presentazione dell’istanza al Tar etneo.
E la situazione potrebbe essere ancora più marcata nella verifica della sezione 82, quella che per i giudici del Tribunale amministrativo regionale occorre di una maggiore attenzione, alla luce dei termini del ricorso e delle incongruenze che sarebbero state riscontrate ed evidenziate.
L’esito della verificazione sarà successivamente trasmesso alla prima sezione del Tar che soltanto allora entrerà nel merito della questione decidendo se rigettare o accogliere il ricorso presentato da Ezechia Paolo Reale, candidato a sindaco sconfitto da Francesco Italia.
L’avvocato Gianluca Rossitto, difensore del sindaco Italia, sostiene che la verifica non riguardi l’attribuzione dei voti ma intende a chiarire se le schede elettorali consegnate corrispondano a quelle vidimate. Nel caso della sezione 70, la verifica avrebbe dato esito favorevole nel senso che le schede sono state conteggiate corrispondono a quelle annotate nei verbali. Infine il legale l’attribuzione dei voti di preferenza ai singoli candidati non è oggetto del ricorso del proponente.
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