Rimane un mistero la morte del 60enne morto carbonizzato nella Fiat 500 modello precedente di proprietà della madre in via Foti nella zona Mazzarrona, ieri è stata effettuata l’autopsia che ha consentito di individuare elementi utili per determinare le cause del decesso di Angelo Caruso, il disoccupato. L’esame è stato eseguito ieri pomeriggio dal medico legale, Francesco Coco, nella camera mortuaria dell’ospedale «Umberto I» di Siracusa.
L’inchiesta coordinata dal procuratore Fabio Scavone verte verso l’ipotesi dell’omicidio e non si esclude che il disoccupato sia arso vivo per mano del suo assassino, gli inquirenti preferiscono mantenere uno stretto riserbo.
Siracusa. Mistero a Mazzarrona: il corpo carbonizzato dentro un’auto è di Angelo Caruso
La prima ipotesi che il disoccupato sia stato prima aggredito, anche se non è ancora chiaro in che modo, e poi cosparso di liquido infiammabile al fine di ammazzarlo senza lasciare tracce. Le fiamme, nonostante abbiano divorato molte parti del corpo, alcuni organi e tessuti, osservati dal medico legale, avrebbero dato delle indicazioni importanti sull’intera dinamica di quel che sembra essere un omicidio. Gli esami sul cadavere della vittima non sono ancora fini- ti, infatti il medico legale ha prelevato dei campioni dai tessuti dell’uomo per poter eseguire nei prossimi giorni i test tossicologici ed istologici. Del resto, la tesi del suicidio non ha mai convinto gli inquirenti che, però, devono risalire anche al movente per poter puntare in modo deciso all’esecutore di quella brutale aggressione.
Gli investigatori della Squadra mobile stanno esaminando la vita privata del sessantenne nonché l’area più vasta rispetto a quella in cui è stata rintracciata la macchina. Il primo indizio riguarda la residenza dell’uomo che non abitava alla Mazzarrona, per cui potrebbero essere sottoposti ad osservazione altri filmati delle telecamere di sicurezza delle zone circostanti per individuare una pista concreta.
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