Ieri si è tenuta l’udienza del processo che vede alla sbarra 4 parcheggiatori abusivi accusati dell’intimidazione all’ex sindaco Giancarlo Garozzo, è stata proprio la moglie dell’ex primo cittadino, Stefania Spada, rispondendo alle domande del pubblico ministero Salvatore Grillo. Il rogo alla macchina è avvenuto nel tardo pomeriggio del 14 novembre 2017 in viale Santa Panagia, ma i provvedimenti cautelare nei confronti di Francesco Mollica, 35 anni, la moglie, Lucia Urso, 37 anni, Andrea Amato, 36 anni, Salvatore Urso, 58 anni, sono scattati nel maggio di quest’anno.
Stefania Spada, nel corso della sua deposizione, ha ricostruito quei minuti. «Erano le 18 – ha detto ai giudici Stefania Spada – e mi trovavo in casa, che anche da studio, insieme a dei clienti. Mi sono accorta dei rumori provenienti da fuori e poi sono scesa accorgendomi che la macchina era in fiamme. Una persona che ho incontrato nel cortile mi ha detto di aver visto fuggire in controsenso due ragazzi a bordo di uno scooter con le luci dello stop rotte.
Questo testimone ha comunque raccontato la sua versione ai carabinieri. Personalmente, non ho mai ricevuto minacce, quel gesto, come ho raccontato alle forze dell’ordine, sarebbe potuto essere legato all’attività di mio marito».
Secondo i magistrati della Procura, quell’avvertimento sarebbe stato il segnale a Giancarlo Garozzo dopo la sua decisione di imprimere un giro di vite al fenomeno del parcheggio abusivo nell’area del parco archeologico e ad Ortigia dove gli indagati, a parere dell’accusa, esercitavano la loro attività. Nella stessa udienza, ha parlato Francesco Mollica, difeso dall’avvocato Junio Celesti, che dichiarato di tornare in libertà perché disoccupato.
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