L'ex amministratore delegato Sogeas si è sottoposto ad interrogatorio facendo chiaramente i nomi

Siracusa. Processo «Oro blu»: l’ing. Marotta ha rigettato le accuse e discolpa l’on. Foti

di Redazione

Quello che un uomo veramente possiede è quanto ha dentro di sé ed è quello che in buona sostanza ha fatto sottoponendosi ad interrogatorio l’ingegnere Giuseppe Marotta, ex amministratore delegato di Sogeas e amministratore di Saccecav, imputato assieme all’ex Sottosegretario di Stato, onorevole Gino Foti, nell’ambito del processo in corso presso il tribunale di Siracusa denominato «Oro Blu», inchiesta avviata nel lontano febbraio 2012.

L’ingegnere Giuseppe Marotta si è sottoposto all’esame del Pubblico Ministero Vincenzo Nitti, subentrato al collega che ebbe a dirigere le indagini, Marco Bisogni, «coinvolto» in quanto presunta vittima di una vera e propria persecuzione da parte dell’avvocato Piero Amara che, attraverso l’imprenditore romano Centofanti, riusciva a entrare in contatto con alcuni componenti togati del Csm, tra cui l’ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara, affinchè venissero aperti dei procedimenti disciplinari contro l’ex Pm di Siracusa, oggi in servizio alla Procura di Catania.

Si è creato un clima giustizialista. Dove chi è semplicemente imputato viene condannato immediatamente in modo barbaro e indiscriminato.

L’ingegnere Marotta, è stato abbastanza chiaro su cosa e come accadeva in quel periodo! Facendo chiaramente  i nomi. Marotta chiamato a rispondere di presunta estorsione, reato per il quale venne anche fermato assieme all’on. Luigi Foti, ha rigettato con indignazione l’ipotesi accusatoria che gli viene contestata e ha affermato, anche rispondendo alle domande del proprio difensore di fiducia, avvocato Stefano Rametta, di avere operato sempre legittimamente non sottoponendo ad estorsione i sindaci o i rappresentante di enti pubblici che nutrivano dei dubbi a cedere gli impianti a Sai8, poi divenuta la società che ha gestito il servizio idrico in provincia di Siracusa.

Spesso si sono usate le indagini come strumento di lotta politica con l’obiettivo di colpire la reputazione personale. Le cronache di questi ultimi mesi stanno evidenziando chiaramente il marcio che c’era con il «Sistema Siracusa» che parte da lontano. Negli ultimi mesi ci sono stati innumerevoli casi di personaggi politici, simpatici o antipatici che siano, che hanno subito le conseguenze di questi speciali trattamenti, vedi recentemente Zingaretti e Berlusconi.

Il processo scaturito dall’operazione denominata «Oro Blu», si svolge davanti al Collegio Penale del Venerdì (presidente, Salvatore Cavallaro; a latere, Antonio Dami e Federica Piccione).
L’ingegnere Marotta ha discolpato dalla medesima accusa di presunta estorsione l’ex Sottosegretario di Stato al Tesoro, onorevole Luigi Foti, affermando che al parlamentare, in considerazione della sua esperienza politica e dei suoi consolidati rapporti con amministratori comunali ed esponenti politici dei comuni della provincia di Siracusa, la Sai8 affidò la consulenza di fare opera di diplomazia a cedere gli impianti alla società che aveva ricevuto l’appalto della gestione del servizio idrico. Foti, grazie alle conoscenze politiche e ai vari contatti riusciva nell’impresa di riscuotere i consensi dai sindaci e assessori comunali a dare la propria adesione a Sai8.

Il legale dell’onorevole Luigi Foti, avvocato Bruno Leone, ha prodotto al Tribunale una serie di sentenze e di ordinanze emesse dall’autorità giudiziaria contro gli amministratori di Sai8, finiti alla sbarra per bancarotta fraudolenta, sversamento di liquami nel mare del porto grande e per altri reati.
Il Pubblico Ministero Vincenzo Nitti ha annunciato la citazione per la prossima udienza degli ex presidenti della Provincia Regionale onorevoli Nicola Bono e Bruno Marziano, degli ex sindaci Roberto Visentin e onorevole Giambattista Bufardeci e di Riccardo Lo Monaco tra gli amministratori di Sai8 assolti dal Gup Carla Frau. Il processo è stato quindi rinviato all’udienza del 13 settembre prossimo.

gb

02 Giugno 2019 | 18:58
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