Per solennizzare la conclusione della amministrazione comunale ormai passata, in piazzale Marconi è apparso un mastodontico culo al quale, forse come alibi, è stata appiccicata una testa equina.
Incerte, speciose fino al fazioso, poco attendibili le notizie riguardanti l’enormità della statua (?), e dunque non in grado di fornire dettagli cui prestar fede.
Dalle voci che girano (sempre che sia vero che “vox populi vox dei”) pare che la spesa di tale culone con annessa testa di cavallo sia valutata sui 35.000 euro.
Una enormità per un posteriore. Per quanto orgogliosamente enfatizzato. Manco fosse d’oro. Piuttosto è verosimile (per ipotesi) che 35.000 euro sia costato il complesso di “opere” (?) moderne che adornano, si fa per dire, anche la pista ciclabile.
Siracusa. Sul cosiddetto cavallo corinzio installato a piazzale Marconi diciamola tutta: è un pasticciaccio
Siamo nel campo delle congetture, si capisce, delle ipotesi per cui è d’obbligo “col beneficio d’inventario”.
L’uomo della strada dà un’occhiata passando, e tira via. Qualcuno chiede ad un passante a che titolo quel culone campeggia vicino agli zampilli gentili dell’adiacente fontana, ma ottiene un’alzatina di spalle.
Forse (il dubbio è d’obbligo) quel culone fa coppia con l’enorme “P greco” all’inizio di via Catania. Ma non soccorre nemmeno uno straccio di attinenza, se non nel comprensivo dei 35.000 euro.
Dice: ma si tratta di opere d’arte (?) moderna.
A parte il fatto che un profano fa presto a catalogare una cosa come arte moderna, si presume che nell’intento di chi queste cose ha voluto ci sia la voglia per arricchire il bagaglio culturale dei siracusani.
I quali, alla vista di quel culone, a seconda dei gusti dovrebbero aver avuto un entusiastico soprassalto di cultura. Ma tant’è.
Rimane il fatto che a Siracusa, in nome di una contrabbandata cultura, si arrivi all’incomprensibile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA