Il primo dei nove esami che attendono il Siracusa da qui alla fine del campionato è stato superato più che brillantemente. A dire il vero non tutto era iniziato per il giusto verso, ma quel gol improvviso di Vicari, invece di mettere in ginocchio gli azzurri (in maglia bianca per l’occasione) ha avuto l’effetto opposto, scatenando la loro reazione veemente. Si può dire tranquillamente che da quel momento in poi non c’è stata più partita, con un susseguirsi di azioni spettacolari che, stavolta sfruttate a dovere, hanno regalato l’ennesima vittoria dal punteggio tennistico. Una squadra dal piglio decisamente diverso rispetto a quella vista contro il Milazzo mercoledì scorso, si d’accordo diversa era anche la caratura degli avversari, ma indipendentemente da questo s’è visto lo spirito dell’uno per tutti e tutti per uno, quell’unione d’intenti in campo che predichiamo da tempo. S’è vista finalmente una formazione coesa che, messi da parte tutti gli inutili e controproducenti individualismi, ha remato finalmente in un’unica direzione. Ci rendiamo conto che l’entità del risultato potrebbe portare a sottovalutare l’avversario affrontato. Non è così, il merito completo della larga vittoria di domenica è da ascrivere per intero a tecnico e squadra. E’ ovvio però che anche la partita con gli iblei ha palesato una volta di più, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il gap tecnico enorme che separa il Siracusa da tutte le altre avversarie.
Non sarebbe un azzardo affermare che questa squadra già così com’è, con qualche aggiustamento in difesa, con l’inserimento di qualche marpione esperto e con un buon mediano potrebbe disputare un ottimo campionato d’Eccellenza. Adesso non bisogna abbassare la guardia e non lasciarsi distrarre dai complimenti che per forza di cose arriveranno. Testa e gambe quindi già alla prossima trasferta, ultima in terra battuta e quindi in teoria ultima trasferta difficoltosa. Ma i tre punti saranno indispensabili, anche perché nel frattempo Megara Agusta e Pozzallo non avranno avversari irresistibili da affrontare, la prima infatti a andrà a far visita a quel Don Bosco penultimo in classifica che ormai il massimo che può chiedere a questo campionato è il superamento dello scoglio play out, mentre la seconda affronterà anch’essa in trasferta la Virtus Ispica che prova ancora a lottare per un posto nei play off.
Da domenica riparte il conto alla rovescia, mancano otto esami per il traguardo finale. Domenica scorsa s’è avuta la dimostrazione palese che solo uniti si vince.
Un plauso finale lo merita il pubblico che ha affollato la Tribuna Siringo, sostenendo la propria squadra ed evitando accuratamente di cadere nelle provocazioni di qualche coro becero ed insensato proveniente dal settore dei tifosi ospiti. La partita è andata in un certo modo e pazienza è andata bene così, ma temiamo d’immaginare cosa sarebbe potuto accadere in caso di risultato negativo per gli azzurri. Un invito ad una maggiore lungimiranza per chi prende queste decisioni a cuor leggero sarebbe opportuno.
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