Dopo la sentenza del Tar che ha accolto in parte il ricorso proposto dall’avv. Ezechia Paolo Reale, disponendo di rifarsi le elezioni in 9 sezioni, è tutto chiaro. Il sindaco Italia è decaduto dalla carica e si torna al voto, presumibilmente in coincidenza delle tornate elettorali in altri comuni, a maggio.
Il Tar con la sentenza ha annullato l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale per la presenza di irregolarità in nove sezioni, le irregolarità comprendevano altre sezioni ma erano talmente gravi nelle 9 sezioni che hanno condotto annullamento. «Ma non c’è contentezza ma amarezza per la città che sta perdendo il piacere della democrazia, il piacere della legalità, dichiara Ezechia Paolo Reale. Abbiamo ridotto tutto a un gioco e stiamo pagando le conseguenze».
Il Tar è chiaro: «dispone l’annullamento dei verbali dell’Ufficio Elettorale Centrale di Siracusa di ammissione al ballottaggio per l’elezione a sindaco dei candidati Italia e Reale, di proclamazione a sindaco del candidato Italia e di proclamazione degli eletti a consiglieri comunali del Comune di Siracusa».
Si riaprono le danze elettorali non solo per i sette i candidati ufficiali delle elezioni comunali di Siracusa ma anche per il Consiglio comunale che viene rimesso in gioco, quindi non più decaduto. Ricordiamo anche la possibilità che alcuni consiglieri possono venire non più rieletti che per una manciata di voti hanno occupato lo scranno nell’emiciclo Vittorini. Ecco i magnifici presunti sette, presunti in quanto la corsa sarebbe a due e nel ballottaggio potrebbero concorrere gli altri agli apparentamenti:
1) Francesco Italia – Francesco Italia sindaco, #fuorisistema per Siracusa e Siracusa 2023
2) Fabio Moschella – Partito Democratico, Siracusa Futura, Prossima e Presenza Cittadina
3) Silvia Russoniello – Movimento 5 Stelle
4) Ezechia Paolo Reale – Forza Italia, Fratelli d’Italia, udc, Popolari e Autonomisti, Progetto Siracusa, Siracusa Protagonista con Vinciullo, Cantiere Siracusa e Amo Siracusa
5) Ciccio Midolo – Lega
6) Fabio Granata – Diventerà Bellissima
7) Giovanni Randazzo – Lealtà e Condivisione X Siracusa
Si riapre una campagna elettorale per 5.000 votanti circa, a quanto pare mai chiusa, con la possibilità di andare al voto in primavera con le Politiche alle porte, data la stesura della nuova legge elettorale entro gennaio. Insomma si apre una voragine non facilmente controllabile, la quale da un giorno all’altro sposta come il vento una marea di suffragi elettorali.
Ironia della sorte il sindaco Francesco Italia è decaduto per mano del Tar, lui che si credeva invincibile e aveva dichiarato pubblicamente numerose volte con la sua giunta di proseguire il cammino amministrativo, senza il confronto con il consiglio comunale supremo organo eletto dal popolo siracusano, da qui fino alla scadenza del mandato 2023.
La realtà siracusana, sotto questo aspetto, è davvero drammatica, con il Comune di Siracusa che sembra sempre meno capace di gestirsi.
Adesso tutti a casa ma anche il sindaco & C. per dare voce agli elettori Siracusani, popolo sovrano, di eleggere nelle nove sezioni, una nuova Assise e governare politicamente la città senza il cappio al collo del novello «podestà».
Tutto ciò lascerà una traccia indelebile nella storia elettorale siracusana cui i posteri trarranno le dovute conclusioni su avvenimenti e comportamenti.
Siracusa avrebbe dall’assessorato agli Enti locali e alla Funzione Pubblica la nomina di due commissari di cui Maria Concetta Moavero, laureata in lingue letterature straniere moderne, in passato è stata nominata commissario nel messinese è dirigente in servizio al dipartimento regionale delle Autonomie locali gestirebbe le funzioni del consiglio comunale e il secondo commissario con le funzioni di sindaco di amministrazione attiva della città, la fase transitoria di questi 5-6 mesi alle elezioni a gestire l’amministrazione ordinaria al Comune di Siracusa.
E comunque nello scorso editoriale del 26 novembre, chissà per quali virtù, invitavamo il sindaco Francesco Italia a dimettersi per evitare adesso la magra figura di essere dichiarato decaduto per sentenza del Tar, il che non depone assolutamente bene.
Poteva in quel caso di dimissioni rovesciare la medaglia ed essere meritevole oggi di attenzioni.
Per concludere questa sentenza non è definitiva perché soggetta ancora ad appello presso al Cga.
Intanto potrebbe sospendere subito l’esecutività della sentenza di primo grado e nel merito potrebbe essere riformata con tutto quello che ne consegue per cui non resta che attendere gli ulteriori sviluppi. Nel caso in cui il Cga dovesse confermare la sentenza di primo grado la stessa sottolineerebbe la doppia sconfitta per l’ex sindaco Francesco Italia.
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