Le indicazioni dei Salesiani, discepoli di don Bosco, incominciarono ad accentuare quegli aspetti che gli parevano essenziali per lo spirito salesiano. Colui che entra in società «con le buone disposizioni» ha piena fiducia dei suoi superiori, si mostra «senza pretese», accoglie «con piacere qualsiasi ufficio gli possa essere affidato. Insegnamento, studio, lavoro, predicazione, confessione, in chiesa, fuori di chiesa, le più basse occupazioni devono assumersi con ilarità e prontezza d’animo perché Dio non guarda la qualità dell’impiego, ma guarda il fine di chi lo copre».
Insegnamenti appresi nell’adolescenza. Insomma la semplicità è compagna della verità come la modestia lo è del sapere. Ma quanta verità e modestia c’è all’interno del Vermexio? Il palazzo del male? Per quello che è dato sapere, fino adesso nulla. I Siracusani sono preoccupati di una amministrazione «ballerina», di fatti hanno beccato il sindaco a ballare il flamengo in una balera di provincia.
Il sindaco dai «colpi di sole» ma no sui capelli che tutto sommato gli darebbero un tocco di esotico, ma in testa, qualche insolazione per via della passione da ciclista, poiché nel volgere di tre mesi ha fatto tribolare la popolazione Siracusana, adesso abituata alle risate grasse della disperazione, stretta nella morsa delle tasse; il sindaco Francesco Italia è stato acciuffato più volte, con le mani nelle tasche dei Siracusani con l’aumento della Tari, prima, per fortuna scongiurato bocciando il provvedimento di Giunta in Consiglio con magra figura, altroché. Successivamente, sorpreso dall’opposizione, con le mani nella marmellata dei commercianti adducendo del 200% la tassa del suolo pubblico.
Il penultimo caso, spudoratamente, tale da guadagnarsi il palmeres negativo della vetrina del Tg 3 (servizio di Libertà pubblicato lo scorso 22 giugno sul sito on line, letto a 10.802 soggetti unici dal titolo: «Il sindaco Italia sfratta i morti, chiede la concessione 25ennale scaduta: ed è rivolta dei siracusani») la vergogna di chiedere il rinnovo della concessione di 25 anni dei loculi, dichiarati da più parti illegali per via ancora prematura l’estumulazione d’ufficio del feretro.
L’ultimo arrembaggio dell’amministrazione comunale che per chiudere il bilancio le sta pensando tutte, come Giufà (un personaggio letterario della tradizione popolare della Sicilia e giudaico-spagnola; toh.. guarda… guarda… lo spagnolo associato al flamengo), all’aumento spropositato dei ticket dei posti auto. Un’altra batosta a carico dei cittadini, parliamo della nuova tariffa per il posteggio nelle strisce blu: 1,50 euro l’ora.
Il fatto che più inquieta i Siracusani riguarda la richiesta illegittima dei canoni di concessione dei loculi che il sindaco ha ripresentato il conto dopo il rifiuto del Consiglio comunale. Ironia della sorte martedì 20 non si potrà discutere la modifica del «Regolamento di polizia mortuaria», in quanto i funzionari interessati hanno previsto che esamineranno gli aspetti giuridici della proposta non prima del prossimo 19 Agosto, cioè lunedì, quindi, poiché il parere degli uffici è obbligatorio, non sarà possibile al presidente del Consiglio comunale programmarne la discussione entro il 24 agosto, scadenza dell’autodenuncia che i cittadini devono presentare in base alle decisioni unilaterali del Sindaco Italia. L’unica possibilità è quella di chiedere al sindaco di fare slittare il termine del 24 agosto. E’ come chiedere al lupo di non mangiare cappuccetto rosso (che gli andrebbe indigesto). Siamo messi male.
E’ d’obbligo chiedersi il motivo di rincorrere costantemente agli aumenti? Il motivo è chiaro, il sindaco pro tempore è costretto a tappare le falle di Bilancio lasciate dal suo predecessore. Verrebbe da pensare che il centrosinistra non sarebbe in grado di gestire la cosa pubblica? Sarà. Intanto la fotografia dei fatti è questa.
Non si riesce a fare una disamina serena nella nostra città che come funghi spuntano vicende una appresso all’altra che fanno accapponare la pelle, tipo il presunto capitolato predisposto per la nuova gara d’appalto che introduce una serie di novità nel servizio di igiene urbana a Siracusa, frutto dell’esperienza, di errori recenti e di correzioni apportate, grazie, dalle fucilate del Tar e Cga.
Alle porte bussano gli asili nido, disperati dall’ultimo trattamento subito lo scorso anno i quali sono rimasti aperti per soli 4-5 mesi, per non parlare delle mense scolastiche. Ma la ciliegina sulla «grande torta», pensate un po’, è rappresentata dall’arcano Bilancio, motivo per il quale l’assessore Lo Iacono si è dimesso. Brutta aria tira al Vermexio, siamo in presenza di un paventato default della politica.
Viene da porsi una domanda, per par condicio, ma l’opposizione al Vermexio è velleitaria e inconcludente?
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