E’ in stato di fermo di polizia giudiziaria Christian Leonardi, il marito di Eligia Ardita, l’infermiera siracusana di 35 anni, morta la sera del 19 gennaio scorso insieme con la figlioletta che portava in grembo. Si trova in stato di fermo di polizia giudiziaria perché accusato di omicidio volontario e procurato aborto. Leonardi ha reso un’ampia confessione dapprima ai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Siracusa poi al cospetto del procuratore aggiunto Fabio Scavone, che sta coordinando le indagini insieme con il sostituto procuratore Magda Guarnaccia.
Leonardi si è presentato questa mattina in caserma, accompagnato dal legale di fiducia, avvocato Aldo Scuderi, dopo avere valutato una serie di circostanze e di elementi emersi dalle indagini scientifiche operate nella giornata di ieri dai carabinieri del Ris di Messina. Da quanto è dato sapere al momento, gli esperti del reparto investigazioni scientifiche avrebbero rilevato tracce di vomito alla parete e altre tracce ematiche negli interstizi delle mattonelle dell’abitazione di via Calatabiano dove in questi otto mesi ha vissuto il marito della vittima.
“E’ stato un incidente – afferma il legale difensore dell’indagato – La sera del 19 gennaio, i due coniugi hanno litigato e Christian ha tappato la bocca di Eligia per non farla urlare. Poi ha notato il rigurgito e si è spaventato. Credendola ormai morta, l’ha trascinata dal divano in cui si trovava alla camera da letto. E’ in quel frangente che le ha provocato le contusioni al capo”. L’avvocato Francesco Villardita, che assiste la famiglia Ardita, ha già preannunciato la costituzione di parte civile.
Leonardi comparirà lunedì prossimo dinanzi al Gip del tribunale di Siracusa per la convalida del fermo.
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