Nel territorio provinciale della zona Sud a Pachino si è tenuta una riunione del comitato Provinciale per l’ordine e la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefettura di Siracusa, Dott. Luigi Pizzi, a cui ha preso parte la Commissione Straordinaria per la gestione provvisoria di quell’Ente, oltre ai vertici delle Forze di Polizia e al Comandante della Capitaneria di Porto.
A livello provinciale la figura del Prefetto ha il compito, in attuazione delle direttive ministeriali, piani coordinati di controllo del territorio che i responsabili delle forze di Polizia devono attuare. Nel formularli, come più in generale nell’attuazione dell’attività di coordinamento delle forze di Polizia, il Prefetto si avvale del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, organo consultivo del quale fanno parte il Questore, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Del Comitato fa parte anche il sindaco che è chiamato a collaborare negli ambiti di competenza dell’ente locale per il migliore espletamento della funzione della sicurezza pubblica.
Nel corso dell’incontro sono stati esaminati i dati relativi all’andamento della criminalità in quell’ambito comunale, che – pur registrando solo un lieve incremento dei reati predatori e, in genere, della criminalità comune rispetto alla media dello scorso anno – è stato teatro, di recente, di un evento omicidiario, cui ha fatto seguito un’ondata di delittuosità legata alla faida innescata dalla reazione del gruppo criminale colpito, sfociata in una serie di atti intimidatori.
Al riguardo, si è preso atto dell’efficacia dell’attività investigativa, che ha condotto alla rapida individuazione dei presunti autori dei fatti criminali e della già intervenuta intensificazione dell’attività di controllo del territorio, attuata con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e della Compagnia d’Intervento Operativo dell’Arma dei Carabinieri.
Si è, pertanto, concordato di proseguire la suddetta intensificazione dei servizi di controllo, anche attraverso il già richiesto potenziamento dell’organico in forza al locale Commissariato di Pubblica Sicurezza e l’incremento di quello della locale Stazione Carabinieri.
Sono state poi esaminate le più diffuse criminologie criminose, quali quella legata allo spaccio di sostanze stupefacenti, individuando le aree maggiormente colpite da tali fenomeni, anche ai fini dell’adozione dei conseguenti provvedimenti interdittivi ed il C.d. daspo urbano, conformemente ai recenti indirizzi ministeriali in materia.
È stata inoltre oggetto di approfondimento la situazione del borgo di Marzamemi, in ragione del notevole afflusso turistico che lo caratterizza nel periodo estivo e delle connesse criticità sul piano della viabilità e della mobilità ordinaria, anche di eventuali mezzi di soccorso che dovessero attraversarne l’area.
Al riguardo si è concordato che la competente Commissione Straordinaria per la gestione provvisoria del Comune di Pachino provvederà all’adozione di specifici provvedimenti volti a limitare la circolazione su alcune arterie, nonché l’utilizzo del suolo pubblico da parte degli esercenti attività commerciali nel suddetto borgo marinaro oltre che di atti deliberativi finalizzati a rimodulare la riassegnazione degli spazi secondo criteri omogenei.
Le Forze di Polizia procederanno, infine, ad attivare appositi servizi congiunti di vigilanza appiedata, a mezzo di pattuglie miste, al medesimo fine di innalzare i livelli di sicurezza.
La salvaguardia dell’ordine pubblico va oltre un’attività di tipo repressivo per estendersi fino a ricomprendere ogni determinazione capace di evitare l’insorgere di conflitti ed il loro degenerare in episodi di turbativa.
In tal modo tutelare l’ordine pubblico significa soprattutto prevenire le cause che potrebbero incrinarlo.
In questo scenario si colloca il ruolo fondamentale del Prefetto al servizio delle istituzioni e del cittadino.
Tutela dell’ordine pubblico, quindi, come prevenzione degli atti collettivi di violenza e di arbitrio, ma anche come garanzia dell’ordine sociale, dell’armonico sviluppo dei rapporti nel mondo del lavoro, dell’impresa e della scuola, come quieto svolgimento della vita comunitaria in tutte le sue manifestazioni d’ordine economico, culturale, volontaristico etc.
In estrema sintesi il compito fondamentale dell’autorità di pubblica sicurezza è di garantire le condizioni di pace sociale , impedendo il concretizzarsi dei fattori che potenzialmente la minacciano, prima ancora che eliminando gli stati di turbativa già in atto.
Ciò comporta la necessità per il Prefetto di un continuo contatto con tutti i livelli istituzionali e sociali, un lavoro paziente di tessitura di rapporti e di intese equilibrato e lungimirante, una attenzione costante ad emergenti tensioni sociali e conflitti, mirato ad attivare, ove necessario, interventi ed iniziative idonee a garantire il normale svolgimento della vita di relazione e la libera operatività delle istituzioni.
Tra i principali provvedimenti di competenza del Prefetto come autorità provinciale di Pubblica Sicurezza la attribuzione della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza agli appartenenti alle Forze di Polizia Municipale, il rilascio dei porti d’arma corta per difesa personale, l’autorizzazione a gestire Istituti di Vigilanza (e ad approvarne la nomina delle Guardie Giurate) ed Agenzie Investigative e varie autorizzazioni in materia di impiego di esplosivi, l’istruttoria su istanze di contribuzione statale in favore di comuni a sostegno di attività verso i minori soggetti a rischio di coinvolgimento in attività criminose, la potestà di espulsione degli stranieri.
Nell’ambito della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica si inquadrano anche le competenze del Prefetto in materia di lotta alla droga, che si estrinseca in un’attività di recupero del tossicodipendente.
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