Il gruppo di lavoro specifico costituito in seno al Patto di responsabilità sociale è stato ricevuto stamane dal primo cittadino, Francesco Italia, il quale ha illustrato alla delegazione, ricevuta nel salone “Paolo Borsellino” di palazzo Vermexio, il libro bianco sul turismo in provincia di Siracusa
La delegazione era guidata da Vittorio Pianese, coordinatore del Patto, e dal presidente dell’Ordine degli ingegneri di Siracusa, Sebastiano Floridia, che presiede il gruppo di lavoro. Il libro bianco sarà presentato ufficialmente alla città nelle prossime settimane.
Il documento è uno studio di oltre sessanta pagine, corredato da tabelle e statistiche, con il quale viene fotografata la realtà attuale e che ragiona sulle prospettive del turismo nelle sue diverse specificità: storico-archeologico, naturalistico, religioso, balneare, crocieristico-diportistico, enogastronomico e congressuale. Il lavoro, frutto della collaborazione dei 62 sottoscrittori del Patto, dà spazio anche alle proposte del gruppo per favorire lo sviluppo del settore.
Il sindaco Italia ha accolto con favore l’iniziativa e si è detto d’accordo su molti degli aspetti emersi nel corso della discussione. «Si tratta – ha aggiunto – di un lavoro prezioso perché offre un quadro ampio di cosa è diventata l’offerta turistica in tutta la provincia ed è una presa di coscienza delle enormi potenzialità basata su dati concreti. La tumultuosa crescita del settore registrata in questi ultimi anni merita un momento di riflessione e il libro bianco è un’ottima base di discussione. È importante – ha concluso il sindaco Italia – che ci sia una consapevolezza generalizzata del valore economico imprescindibile del turismo e che il ragionamento, come propone lo studio, coinvolga l’intera provincia. Solo un’offerta integrata che valorizzi il meglio dei territori può rappresentare la chiave del successo».
Il Patto di Responsabilità Sociale si tratta di una iniziativa, avviata da Confindustria e dalla Camera di Commercio di Siracusa, che intende instaurare un dialogo tra università, imprese, sindacato, associazioni ambientaliste, comunità locali per creare un ampio movimento di opinione pubblica informata, in grado di supportare progetti di sviluppo sostenibile.
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