E’ arrivata dal Plenum del consiglio superiore della magistratura la decisione finale del trasferimento del procuratore Francesco Paolo Giordano (foto a sinistra) presso la Procura generale della Corte d’appello di Catania, dove è vacante un posto di sostituto procuratore generale. La pratica di ratificare il trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale come proposto dalla prima commissione del procuratore Giordano era stata inserita all’ordine del giorno di lunedì scorso ma era stata subito rinviata a breve termine per consentire alla difesa del magistrato di ricevere le notifiche di legge per proporre opposizione attraverso un ricorso alla giustizia amministrativa, in questo caso al Tar del Lazio, rispetto alla sede d’ufficio determinata dalla terza commissione del Csm. Al Procuratore Giordano sono stati attribuiti punti 32 per anzianità, e, pertanto, risulta vincitore del concorso virtuale per il posto di sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Catania. Si attende adesso la pubblicazione della delibera sul Bollettino ufficiale della magistratura per poi fare scattare i 30 giorni durante i quali il procuratore Giordano dovrà prendere servizio a Catania.
La delibera è stata esitata nella seduta di ieri su proposta della terza commissione con l’astensione dei consiglieri Balducci, San Giorgio e Forciniti.
Era stato proprio il procuratore Giordano con nota inviata l’11 aprile a chiedere di essere trasferito, in via preventiva, alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo con funzioni di sostituto procuratore, per rimuovere l’eventuale situazione di incompatibilità con relativa procedura di trasferimento d’ufficio, che pendeva alla prima commissione del Csm. La stessa commissione ha deliberato il 19 aprile di esprimere, con 2 astensioni, parere non favorevole al trasferimento preventivo alla Dna. Anche la terza commissione, preso atto del parere espresso dalla prima, ha rigettato la richiesta del dott. Giordano, il quale con successiva nota del 23 maggio 2018 ha chiesto in via subordinata di essere assegnato alla Procura Generale presso la Corte di Appello di Catania. In assenza del capo alla Procura a Siracusa si aprirebbe una nuova fase di reggenza e ci riporta indietro nel 2012 quando avvenne il trasferimento dell’ex procuratore Ugo Rossi con la reggenza al procuratore aggiunto Claudio Corselli; in questo caso la nomina di reggente la dovrebbe assolvere il procuratore aggiunto Fabio Scavone (foto a destra).
© RIPRODUZIONE RISERVATA