«Troppo spesso ultimamente sentiamo come il nostro territorio stia perdendo capacità attrattiva, risorse economiche, aziende e ancor di più il nostro capitale umano.
L’attaccamento e l’amore verso la propria terra vorrebbe che ognuno desse il meglio di se per poter costruire un futuro possibile senza dover emigrare, ma esaltando le potenzialità della propria storia, cultura e tradizioni che, nel nostro caso, sono importanti ed antichissime.
«Già da anni, l’associazione che ho l’onore di presiedere – dichiara Elio Piscitello, presidente di Confcommercio Siracusa -, al di là del proprio raggio d’azione, sviluppa progetti per la crescita di tutto il territorio, ma ritengo, tuttavia, che in momenti di crisi come l’attuale si debba fare di più. Per questo ci adopereremo ancor meglio affinché il nostro territorio, inserito in un contesto più ampio, possa trovare le giuste leve per valorizzare le ricchezze materiali ed immateriali, al fine di migliorare e accrescere le economie, le aziende e tutte le attività produttive che, purtroppo, ogni giorno perdono la propria capacità di business”.
Importante risulta la programmazione che possono fare le imprese inserite in un contesto rappresentativo come la camera di commercio del sud-est.
«Per le suddette considerazioni – continua Piscitello – chiederò ai nostri Consiglieri Camerali di votare contro l’aumento del contributo camerale che sarà discusso al prossimo Consiglio della CCIAA di giorno 28 novembre. Ci sembra, infatti, inopportuno ed iniquo nei confronti delle imprese la previsione di un ulteriore balzello volto unicamente a coprire costi di gestione.
L’accorpamento nasce dall’esigenza di migliorare le performance, costruire nuovi servizi e soprattutto razionalizzare le spese: non per aumentarle. Peraltro, le aziende del territorio siracusano rappresentano circa il 25 percento dell’intero sud-est, ma dopo un anno e mezzo dall’accorpamento nessun effetto positivo ne è scaturito per la nostra provincia, la quale semmai sembra subire una iniqua distribuzione di investimenti e incentivi alla promozione del territorio.
«In questa linea – sottolinea Piscitello – sembrano potersi leggere alcune evidenti discriminazioni nella distribuzione delle risorse, come per fare alcuni esempi, il contributo di 80.000 euro destinato alla festa di Sant’Agata, contro le 4.500 euro per la festa di Santa Lucia; o gli 80.000 euro erogati al teatro Bellini per la realizzazione di uno spettacolo, contro alcun contributo concesso all’INDA.
«Abbiamo condiviso il potenziale di questo nuovo progetto, che ha visto tre importanti territori, Catania, Siracusa, Ragusa, immaginare un futuro insieme di collaborazione reciproca, poiché sarebbe potuto essere altissimo valore e di risultati concreti, ma al momento, assai deludenti.
«Ci auguriamo – sottolinea il numero uno di Confcommercio – che nel prossimo futuro si cominci a ragionare in una logica di gruppo organizzato ed equamente rappresentato, sempre nel rispetto delle diversità che risultano, secondo noi, complementari. Un potenziale a cui non possiamo rinunciare, ma soltanto se saputo ben gestire e ben programmare.
«La Confcommercio di Siracusa, vuole dare un reale e fattivo contributo alla crescita di tutto il sud-est, ma sempre in difesa delle peculiarità dei territori e in un’ottica di collaborazione dove ognuno esalti le proprie caratteristiche territoriali, culturali e imprenditoriali tra progetti innovativi e di cooperazione attiva. La Confcommercio di Siracusa afferma senza infingimenti che, ove ciò non dovesse essere, la propria partecipazione alla governance della Camera di Commercio del Sud-Est sarebbe del tutto inutile e le dimissioni della compagine espressa dalla Confcommercio di Siracusa un atto dovuto e conseguente.
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