«Quello dell’assistenza ludico-educativa per i primi tre anni di vita del bambino è un servizio essenziale alla persona che deve essere assicurato a tutti, a prescindere dalla capienza del portafoglio del genitore, così il Coordinamento Politico Cittadino “CasaRossa”. L’amministrazione comunale uscente, di cui responsabilità hanno anche l’attuale sindaco Italia e l’assessore Coppa quindi, ha mancato gravemente nell’avviare a tempo debito il nuovo bando che avrebbe consentito oggi di riaprire gli asili nido comunali. Chi ne sta subendo le conseguenze sono i genitori, i quali dovranno pagare rette più alte agli asili privati e, soprattutto, i loro bambini dato che rischiano seriamente di veder negato un loro diritto imprenscindibile qualora i genitori non potessero permettersi di pagare le suddette rette. È grave che al 16 settembre gli asili comunali non siano ancora stati aperti ma, cosa assai più grave, è constatare che non si sa quando riapriranno. L’incontro avvenuto lunedì 10 settembre a Palazzo Vermexio tra amministrazione comunale e lavoratori, per noi è assolutamente insufficiente. Chiediamo naturalmente che gli asili aprano il prima possibile, ma chiediamo anche che tale diritto venga inquadrato nei “servizi essenziali alla persona” e non come “servizi educativi”, in modo da recuperare i relativi fondi pubblici ed europei. Inoltre vogliamo la gestione diretta degli asili nido comunali, togliendoli dalle grinfie delle false “cooperative” e soprattutto al lucro degli asili privati. Il Comune ha messo a disposizione in questi anni gli edifici e un congruo finanziamento, ragion per cui è in grado di gestirli direttamente, addirittura arrivando – in taluni casi – alla totale gratuità del diritto.
Martedì prossimo, in concomitanza col consiglio comunale che tratterà l’argomento, CasaRossa incontrerà i cittadini per discutere la questione “Asili nido” fuori dalle stanze grigie del Vermexio, quindi non coi soli addetti ai lavori, in modo che venga conosciuta dalla cittadinanza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA